Il futuro delle
tecnologie nucleari

L'innovazione e la ricerca potranno abilitare nuove tecnologie e nuovi prodotti per una generazione di energia nucleare sostenibile

Il futuro delle  tecnologie nucleari

Small Modular Reactors – SMR 

Sono reattori di piccole e medie dimensioni, che hanno come principale caratteristica la potenza ridotta e la costruzione modulare, a fianco di una semplificazione nella fase realizzativa.

L’acronimo SMR identifica reattori con capacità di potenza fino a 300 MW(e) che prevedono: 

Smallla taglia del reattore è sensibilmente inferiore ad un reattore convenzionale impiegato in una centrale nucleare. 

Modular – l'assemblaggio di sistemi e componenti può avvenire in fabbrica, prevedendo il trasporto del reattore in sito riducendo così i costi ed i tempi di costruzione. 

Reactor - energia elettrica e calore sono prodotti sfruttando la fissione nucleare. 

Questi sistemi possono utilizzare diversi fluidi refrigeranti (acqua leggera, metalli liquidi o sali fusi) e prevedono la possibilità di generare energia in maniera più flessibile, con costi ridotti rispetto ad un reattore convenzionale. Una delle possibili applicazioni prevede l’impiego di SMR al fianco di impianti di generazione di energia da FER per bilanciarne la discontinuità di produzione. 

Il futuro del nucleare: la fusione 

Diversi sono i programmi di ricerca ad oggi avviati per sviluppare e realizzare impianti su scala industriale per la produzione di energia da fusione nucleare. 

La fusione nucleare è il processo mediante il quale due nuclei più leggeri si combinano per formarne uno più pesante rilasciando grandi quantità di energia. La reazione non emette gas ad effetto serra né scorie nucleari ad alta attività o di lunga durata. 

La fusione nucleare è la reazione che alimenta l’energia del sole e delle stelle e sfrutta pertanto materie prime abbondanti e facilmente accessibili; il combustibile è costituito da una miscela di due isotopi dell’idrogeno (deuterio e trizio) ricavabili rispettivamente dall’acqua di mare e da una reazione fisica con il litio. 

Si prevede infine che i futuri reattori a fusione siano intrinsecamente sicuri in quanto non è presente il rischio di una reazione a catena fuori controllo. 

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