La Commissione Europea prevede una crescita di PIL nel 2024 del +0,7% per l’Italia e del +0,8% per l’area euro

Previsioni economiche della Commissione Europea

Secondo le previsioni rilasciate dalla Commissione Europea, a inizio anno l’attività economica dell’area euro si porta dietro la debolezza di fine 2023 (crescita nulla nel quarto trimestre), ma con attese di rafforzamento per la seconda metà dell’anno e un complessivo +0,8% per il 2024. Una dinamica di graduale accelerazione è prevista anche per l’Italia, la cui economia nel 2023 è cresciuta leggermente più che nell’area euro (+0,6% vs +0,5%). Nel 2024 il PIL italiano è atteso espandersi del +0,7% e l’inflazione armonizzata rientrare sul target del 2,0% (dal 5,9% del 2023).

Il quadro dell’Eurozona

Secondo le ultime stime della Commissione Europea, nel 2023 l’economia dell’area euro è cresciuta del +0,5% e si attende un’espansione del +0,8% per il 2024, con un rafforzamento nella seconda metà dell’anno.

L'espansione economica del post-pandemia si è interrotta già verso la fine del 2022 e nel 2023 l’attività è rimasta sostanzialmente stagnante, in un contesto caratterizzato da alte dinamiche inflattive, dal progressivo indebolimento della domanda, da un forte inasprimento monetario e dal parziale ritiro del sostegno fiscale. L'economia europea è così entrata nel 2024 su una base abbastanza debole: dopo aver evitato per poco una recessione tecnica nella seconda metà dello scorso anno, con una flessione del -0,1% nel terzo trimestre e crescita nulla tra ottobre e dicembre, le prospettive per i primi tre mesi dell’anno corrente restano contenute al +0,2%.

Non mancano, tuttavia, segnali positivi a sostegno di un’accelerazioni nei mesi successivi. Sul fronte dell’inflazione, già nel 2023 i prezzi dei beni energetici sono fortemente calati e, dato l’elevato stock di energia e la debolezza della domanda, si prospetta un’ulteriore diminuzione nei mesi a venire nonostante le lievi pressioni dovute alle recenti perturbazioni dei trasporti nel Mar Rosso. L’inflazione dell’eurozona è quindi attesa scendere al 2,7% nel 2024 dal 5,4% dello scorso anno e i mercati si aspettano che, di conseguenza, inizi l’allentamento della politica monetaria (e delle condizioni di credito). Questi fattori, affiancati dalla tenuta dell’occupazione, sembrano fornire le condizioni per una ripresa dei consumi e un graduale rafforzamento dell'attività economica nell’anno in corso.

Le previsioni per l’Italia

La Commissione Europea stima che nel 2023 il PIL italiano sia cresciuto del +0,6%, quindi leggermente più che nella media dell’eurozona (+0,5%) e, tra i Paesi benchmark, soprattutto in controtendenza rispetto al -0,3% della Germania. Gli aumenti del +0,1% e +0,2% rispettivamente nel terzo e quarto trimestre 2023 permettono all’Italia di iniziare il 2024 con variazione acquisita leggermente positiva (+0,1%). L’attività economica è prevista continuare a espandersi lentamente nell’anno in corso, del +0,7%; analogamente all’area euro, è atteso un rafforzamento della crescita nella seconda metà del 2024.

Tra gli elementi di accelerazione, il calo dell’inflazione e la tenuta del mercato del lavoro dovrebbero sostenere il potere d’acquisto delle famiglie e si attende una ripresa degli investimenti. Nel dettaglio della dinamica inflattiva, durante lo scorso anno questa è costantemente diminuita rispetto al picco toccato nel 2022, soprattutto grazie al rapido calo delle componenti energetiche. In prospettiva, l'inflazione armonizzata dei prezzi al consumo è prevista rientrare sul target del 2,0% nel 2024 dal 5,9% del 2023.

Figura 1 – Crescita del PIL italiano (var %) e componenti

Fonte: Commissione Europea

Il report completo è disponibile al link.

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