Il nuovo
palazzo
Assolombarda
Alla fine degli anni Cinquanta, in piena crescita economica del Paese, Assolombarda decide di dotarsi di una nuova sede proprio nel centro di Milano. Un luogo che rappresenti la dinamicità, l'intraprendenza e la spinta verso il futuro che si respirano in città.
A vincere il concorso per la realizzazione del nuovo palazzo è Gio Ponti. Il suo progetto viene definito come un piccolo gioiello di architettura e design, e viene costruito in un’area a pochi metri dai simboli più iconici della città – il Duomo, la Torre Velasca, la Galleria Vittorio Emanuele, Palazzo Reale, il Teatro alla Scala, l’Università Statale - e da alcune sedi storiche dei grandi istituti di credito.
Ponti si fa interprete magistrale dello stile sobrio e raffinato, quel modo di fare che caratterizza l'imprenditoria meneghina e che diventerà un modello per lo sviluppo economico del Paese.
Realizza un edificio semplice ed essenziale nella forma, quella della tradizionale corte dei palazzi milanesi, ma assolutamente all'avanguardia dal punto di vista tecnologico e funzionale. I sette piani fuori terra e i due interrati (uno dei quali ospita un auditorium di oltre 500 posti) diventano un modello di razionalità e praticità dell’organizzazione degli spazi interni, coniugato alla consueta eleganza degli arredi.
Nel 1962 l'edificio viene terminato e l’anno seguente, in occasione dell'Assemblea annuale dell’Associazione, presentato ufficialmente agli imprenditori.
Nel tempo sono stati effettuati a più riprese interventi di restauro e ristrutturazione, anche di una parte degli arredi. Gli anni 2000 vedono operazioni di ampliamento e razionalizzazione degli spazi interni, un adeguamento della struttura e degli impianti ai più moderni standard tecnologici e alle più recenti normative in materia di sicurezza, risparmio energetico e abbattimento delle barriere architettoniche.
Lavori imponenti e complessi che hanno però mantenuto inalterato tutto il fascino di un'architettura d’autore.
Oggi "la casa milanese degli imprenditori” – che abbraccia anche le province di Monza e Brianza, Lodi, Pavia - si è trasformata nuovamente e si proietta verso il futuro.
Dal 2024 è uno spazio aperto alla città, con una lounge, una corte interna e altri spazi che possono accogliere diverse iniziative. Il palazzo Assolombarda conserva la sua originale bellezza così come l’aveva concepita Gio Ponti, nel rispetto del progetto del grande architetto e designer milanese.