Modelli di partenariato didattico università-impresa
La ricerca intende ricostruire il quadro complessivo delle esperienze di collaborazione tra mondo universitario e imprese che abbiano come oggetto iniziative volte ad arricchire e qualificare l’attività didattica, con la finalità di renderle replicabili e scalabili.
La ricerca scaturisce dalla volontà di Assolombarda di ricostruire il quadro complessivo delle forme oggi esistenti di partenariato didattico tra le imprese e il mondo dell’università. Con l’espressione “partenariato didattico” ci si riferisce alle esperienze di collaborazione tra mondo universitario e imprese che abbiano
come oggetto iniziative volte ad arricchire e qualificare l’attività didattica.
Si tratta di un complesso di esperienze che - se si eccettua il nucleo principale consistente nei tirocini curricolari - sfuggono sovente a una codifica formale; inoltre, essendo concepite e realizzate quasi sempre sulla base di rapporti diretti tra aziende e singoli docenti, la visibilità di queste pratiche collaborative è spesso limitata, così come elevato è il rischio che esse si disperdano nel tempo senza lasciare traccia concreta e poter essere replicate su scala più ampia.
A partire da queste premesse, la ricerca punta a far emergere e analizzare nei suoi tratti distintivi questo “patrimonio di esperienze”, in parte frammentato e sommerso, per metterlo a disposizione delle imprese e della comunità accademica come strumento utile a individuare e cogliere nuove opportunità per gestire il rapporto tra giovani ad alta qualificazione e mercato del lavoro.
Parallelamente, si è posta attenzione al processo di individuazione delle condizioni di fattibilità delle esperienze raccolte, al fine di renderle “scalabili” e replicabili all’interno del sistema delle imprese a livello locale, regionale ed eventualmente nazionale. In questo modo, per ciascuna pratica di partenariato didattico, sono stati messi in luce, accanto ai vantaggi conseguibili (sia dalle aziende, sia dalle università), anche i meccanismi operativi di funzionamento e gli impegni organizzativo-gestionali a carico delle imprese e degli atenei che volessero intraprenderle.
L’ambito d’indagine è stato circoscritto agli atenei del territorio milanese (Università Commerciale Luigi Bocconi, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Università Vita-Salute San Raffaele, Libera Università di Lingue e Comunicazione – IULM, Politecnico di Milano, Università degli Studi di Milano-Bicocca, Università degli Studi di Milano) e all’Università degli Studi di Pavia con i quali Assolombarda Confindustria Milano Monza e Brianza ha una “storica” e proficua consuetudine di collaborazione.
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