Osservatorio Assolombarda Agenzie per il Lavoro - III trim. 2015
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Il ranking delle professionalità nell'area milanese.
In sintesi
Sono aumentate anche nel III trimestre 2015 le richieste di lavoratori interinali da parte delle imprese dell’area milanese alle Agenzie Per il Lavoro: + 26% rispetto al corrispondente periodo del 2014. Il dato positivo segue il +27% del secondo trimestre e il +33% del primo, segno che in questo territorio sta attraversando una fase particolarmente dinamica anche l’importante segmento del lavoro in somministrazione, che ha riconosciute capacità anticipatorie delle tendenze più generali del mercato del lavoro.Un segnale incoraggiante sulla ripresa dell’occupazione che si aggiunge a quelli provenienti da altre fonti.
Gli indicatori dell’Istat in Lombardia segnalano disoccupazione in calo e occupazione in aumento, mentre i dati amministrativi sui flussi in entrata e in uscita (ricavati dalle comunicazioni obbligatorie e dai versamenti contributivi) rilevano un significativo aumento delle assunzioni a tempo indeterminato.
Che cosa è cambiato?
L’elemento di maggiore novità che emerge dai dati del periodo luglio-settembre 2015 raccolti dall’Osservatorio Assolombarda - Agenzie Per il Lavoro è che l’incremento è alimentato non solo dalla maggiore domanda di personale non qualificato (+92%, in gran parte riconducibile ad un “effetto Expo”), ma anche dalla forte accelerazione delle richieste di tecnici (+ 79% rispetto al III trim 2014, addirittura +146% nel confronto con il 2013). Gli altri gruppi professionali registrano aumenti più contenuti, intorno al 3-5%; solo gli operai specializzati risultano in lieve calo (-2%).Trend così diversificati hanno avuto l’effetto di modificare la composizione strutturale della domanda di lavoro interinale: la “quota di mercato” dei tecnici è salita da valori intorno al 12-14% all’attuale 18%, a scapito soprattutto degli addetti al commercio, ridotti al 35% da picchi anche del 50% raggiunti a metà del 2014.La crescente ricerca di tecnici è un dato importante per leggere l’attuale fase economica. Si tratta infatti figure professionali che rivestono un ruolo chiave nell’organizzazione dei processi produttivi e l’interesse ad inserirli in azienda è correlato all’intenzione di innalzare i livelli produttivi.
La scelta di farlo, almeno in una fase iniziale, con contratto di somministrazione a tempo determinato può indicare ancora una certa cautela delle imprese a considerare la ripresa ormai consolidata.
Guardando più nel dettaglio ai profili professionali, il più richiesto per i lavoratori “somministrati” dalle Agenzie Per il Lavoro milanesi rimane di gran lunga quello degli addetti alla ristorazione (cuochi, camerieri, baristi, addetti dei fast food), su cui converge oltre il 20% delle richieste. Un’altra figura che si distingue - soprattutto in questo periodo di Expo - è quella degli addetti dedicati ai servizi di pulizia, che rappresentano il 12% della domanda. La ricerca di tecnici risulta meno polarizzata su specifiche figure e più diversificata verso una gamma di profili. Il più rappresentativo è il tecnico di apparecchiature ottiche e audio-video, che assorbe il 5,0% delle richieste.
Qual è il polso della situazione?
Il forte incremento della domanda accentua le strutturali difficoltà nel reclutamento dei tecnici.
Le maggiori criticità si verificano per cinque tipologie di tecnici, ovvero i tecnici informatici, i tecnici in campo ingegneristico, i tecnici di produzione, i tecnici della salute e i tecnici servizi culturali.Negli altri gruppi professionali, tra le figure relativamente più ricercate quelle per le quali si registra una certa difficoltà di reperimento sono i montatori e manutentori tra gli operai specializzati e gli addetti alla trasformazione dei metalli tra i conduttori di impianti.
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