Notizie dalla UE - Approvate le Strategie 2014-2020 per salute e sicurezza sul lavoro

La Commissione europea ha presentato il nuovo quadro strategico in materia di salute e sicurezza sul lavoro per il periodo 2014–2020.

 

Quadro della situazione nella UE
Nelle Strategie in materia di salute e sicurezza sul lavoro per il periodo 2014-2020, la UE sottolinea “il fatto che un miglioramento delle condizioni di lavoro si riflette positivamente sulla produttività e sulla competitività. Un investimento in SSL contribuisce al benessere dei lavoratori ed è efficiente in termini di costi”.
Si è registrata una riduzione significativa del numero degli infortuni anche grazie ai progressi ottenuti nel campo della prevenzione; le statistiche riportano questi dati:
Ogni anno nella UE più di tre milioni di lavoratori sono vittime infortuni sul lavoro con assenza superiore a tre giorni;
Più di 4.000 gli infortuni mortali sul lavoro;
Sono alti i costi connessi alle assenze per malattie legate al lavoro, es.:
o in Germania, 460 milioni di giorni di assenza per malattia all'anno si traducono in una perdita di produttività stimata pari al 3,1% del PIL
o nel periodo 2010/11, nel Regno Unito il costo netto per la sicurezza sociale dovuto a malattie o infortuni è stato stimato in 2.381 milioni di sterline.
Priorità e obiettivi in materia di SSL
Tra le sfide che la UE si pone per il miglioramento della salute e sicurezza sul lavoro, si segnala che vi sarà una attenzione mirata a:
prevenzione delle malattie legate al lavoro affrontando i rischi attuali, nuovi ed emergenti
“Nel 2008 si sono avuti nell'UE-27 complessivamente 159 500 casi di malattia mortale legata al lavoro, con il cancro al primo posto fra le cause di decesso (95 500 casi)”
Il nuovo sistema REACH-CLP è citato come esempio positivo di normativa che potrà aiutare a ridurre l’esposizione a sostanze pericolose.
Su questo tema prosegue la nostra collaborazione con Centro Reach srl.
cambiamento demografico
“Si prevede un aumento della popolazione attiva di età compresa tra i 55 e i 64 anni pari a circa il 16% tra il 2010 e il 2030.
Il conseguimento dell'allungamento della vita lavorativa dipende in larga misura da un adeguamento opportuno dei luoghi di lavoro e dell'organizzazione del lavoro”.
Iniziative come il programma WHP che porteremo avanti anche insieme alle Asl del territorio vanno un questa direzione
cambiamenti nel mondo del lavoro
“Aumenta anche la diversità nella forza lavoro, che si riflette in nuove modalità di lavoro e in nuovi accordi contrattuali atipici, così come aumenta la fluttuazione, dovuta alla maggiore brevità della durata dei contratti, in particolare per i lavoratori giovani. Secondo una recente indagine Eurobarometro, i lavoratori considerano lo stress uno dei principali rischi connessi al lavoro (53%)”
Anche il tema nuovo del lavoro agile-smart working si inserisce in questo campo di riflessioni.
A seguito del Semestre di Presidenza italiana della UE, nel 2015 organizzeremo un incontro sui temi della salute e sicurezza sul lavoro  nella UE, con Federmeccanica e CEEMET.
Gli obiettivi che la UE si prefigge sono i seguenti:
Consolidamento delle strategie nazionali
Agevolazione dell'adempimento degli obblighi di legge in materia di SSL, in particolare da parte delle microimprese e delle piccole imprese: si elaboreranno orientamenti e si individueranno esempi di buone pratiche, tenendo in considerazione la natura specifica e le condizioni delle PMI e in particolare delle microimprese
Migliore applicazione della legislazione in materia di SSL da parte degli Stati membri (tema legato ai controlli degli enti di vigilanza)
Semplificazione della legislazione esistente ed eliminazione degli oneri amministrativi inutili – Si promuoverà il ricorso a strumenti come le linee guida o gli accordi di “dialogo sociale” fra le Parti sociali europee
Iniziative per affrontare l'invecchiamento della forza lavoro e i nuovi rischi emergenti, prevenzione delle malattie professionali e legate al lavoro: i rischi riguardanti particolari fasce di età, i lavoratori con disabilità e le donne, saranno oggetto di azioni mirate
Miglioramento della raccolta dei dati statistici e sviluppo della base di informazioni
Migliore coordinamento degli sforzi dell'UE ed internazionali in materia di salute e sicurezza sul lavoro e assunzione di impegni con le organizzazioni internazionali
Finanziamenti
Per il periodo 2014-20, i finanziamenti del Fondo Sociale Europeo saranno disponibili per promuovere la sostenibilità, la qualità dell'occupazione e l'inclusione sociale, con una attenzione a:
Formazione
Promozione di un ambiente sano e del benessere psichico sul lavoro
Sostegno all'assunzione e al ritorno al lavoro delle persone affette da malattie croniche o rare, disabili o con disturbi psichici
Misure volte a promuovere stili di vita sani e ad affrontare i fattori determinanti per la salute di natura professionale e/o ambientale
Sostegno alle PMI.

Quadro della situazione nella UE

Nelle Strategie in materia di salute e sicurezza sul lavoro per il periodo 2014-2020, la UE sottolinea “il fatto che un miglioramento delle condizioni di lavoro si riflette positivamente sulla produttività e sulla competitività. Un investimento in SSL contribuisce al benessere dei lavoratori ed è efficiente in termini di costi”. 
Rispetto ai dati infortunistici, si è registrata nei Paesi dell'Unione una riduzione significativa del numero degli infortuni anche grazie ai progressi ottenuti nel campo della prevenzione.

Priorità e obiettivi in materia di Salute e sicurezza sul lavoro

Tra le sfide che la UE si pone per il miglioramento della salute e sicurezza sul lavoro, vi sarà una attenzione specifica su:

  • prevenzione delle malattie legate al lavoro affrontando i rischi attuali, nuovi ed emergenti: “Nel 2008 si sono avuti nell'UE-27 complessivamente 159.500 casi di malattia mortale legata al lavoro, con il cancro al primo posto fra le cause di decesso (95.500 casi)”;
  • cambiamento demografico: “Si prevede un aumento della popolazione attiva di età compresa tra i 55 e i 64 anni pari a circa il 16% tra il 2010 e il 2030. Il conseguimento dell'allungamento della vita lavorativa dipende in larga misura da un adeguamento opportuno dei luoghi di lavoro e dell'organizzazione del lavoro”;
  • cambiamenti nel mondo del lavoro: “Aumenta anche la diversità nella forza lavoro, che si riflette in nuove modalità di lavoro e in nuovi accordi contrattuali atipici, così come aumenta la fluttuazione, dovuta alla maggiore brevità della durata dei contratti, in particolare per i lavoratori giovani. Secondo una recente indagine Eurobarometro, i lavoratori considerano lo stress uno dei principali rischi connessi al lavoro (53%)”.

Gli obiettivi della UE

Gli obiettivi principali che indirizzeranno l'attività della UE e degli Stati membri saranno:

 

  • il consolidamento delle strategie nazionali;
  • l'agevolazione dell'adempimento degli obblighi di legge in materia di salute e sicurezza sul lavoro, in particolare da parte delle microimprese e delle piccole imprese: si elaboreranno orientamenti e si individueranno esempi di buone pratiche, tenendo in considerazione la natura specifica e le condizioni delle PMI e in particolare delle microimprese;
  • la migliore applicazione della legislazione da parte degli Stati membri (tema legato ai controlli degli enti di vigilanza);
  • la semplificazione della legislazione esistente ed eliminazione degli oneri amministrativi inutili – Si promuoverà il ricorso a strumenti come le linee guida o gli accordi di “dialogo sociale” fra le Parti sociali europee;
  • iniziative per affrontare l'invecchiamento della forza lavoro e i nuovi rischi emergenti, prevenzione delle malattie professionali e legate al lavoro: i rischi riguardanti particolari fasce di età, i lavoratori con disabilità e le donne, saranno oggetto di azioni mirate;
  • il miglioramento della raccolta dei dati statistici e sviluppo della base di informazioni;
  • il coordinamento degli sforzi dell'UE ed internazionali in materia di salute e sicurezza sul lavoro e assunzione di impegni con le organizzazioni internazionali.

Finanziamenti

Per il periodo 2014-20, i finanziamenti del Fondo Sociale Europeo saranno disponibili per promuovere la sostenibilità, la qualità dell'occupazione e l'inclusione sociale, con una attenzione mirata a:

 

  • formazione;
  • promozione di un ambiente sano e del benessere psichico sul lavoro;
  • sostegno all'assunzione e al ritorno al lavoro delle persone affette da malattie croniche o rare, disabili o con disturbi psichici;
  • misure volte a promuovere stili di vita sani e ad affrontare i fattori determinanti per la salute di natura professionale e/o ambientale;
  • sostegno alle PMI.

Attività di Assolombarda

Anche attraverso il CEEMET, il Consiglio dei datori di lavoro europei dell'industria metallurgica, ingegneristica e tecnologica, Assolombarda ha espresso in più occasioni le richieste delle imprese alla UE: non solo la nuova produzione normativa in materia di salute e sicurezza sul lavoro dovrà partire dall’analisi dell’effettiva applicazione della legislazione emanata in questi anni; soprattutto, prima di prevedere l’emanazione di ulteriori norme, sarà necessario fare il punto sulle direttive già in vigore anche in termini di costi e benefici, migliorando la capacità di applicazione da parte degli Stati membri. 
La Commissione sembra seguire questa impostazione e Assolombarda presidierà l'attuazione delle Strategie UE, anche nell'ambito del Progetto "Sicurezza al Centro" nell'ambito del "Piano strategico 2014-2016".

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