Notizie dalla UE - Approvate le Strategie 2014-2020 per salute e sicurezza sul lavoro
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La Commissione europea ha presentato il nuovo quadro strategico in materia di salute e sicurezza sul lavoro per il periodo 2014–2020.
Quadro della situazione nella UE
Nelle Strategie in materia di salute e sicurezza sul lavoro per il periodo 2014-2020, la UE sottolinea “il fatto che un miglioramento delle condizioni di lavoro si riflette positivamente sulla produttività e sulla competitività. Un investimento in SSL contribuisce al benessere dei lavoratori ed è efficiente in termini di costi”.
Rispetto ai dati infortunistici, si è registrata nei Paesi dell'Unione una riduzione significativa del numero degli infortuni anche grazie ai progressi ottenuti nel campo della prevenzione.
Priorità e obiettivi in materia di Salute e sicurezza sul lavoro
Tra le sfide che la UE si pone per il miglioramento della salute e sicurezza sul lavoro, vi sarà una attenzione specifica su:
- prevenzione delle malattie legate al lavoro affrontando i rischi attuali, nuovi ed emergenti: “Nel 2008 si sono avuti nell'UE-27 complessivamente 159.500 casi di malattia mortale legata al lavoro, con il cancro al primo posto fra le cause di decesso (95.500 casi)”;
- cambiamento demografico: “Si prevede un aumento della popolazione attiva di età compresa tra i 55 e i 64 anni pari a circa il 16% tra il 2010 e il 2030. Il conseguimento dell'allungamento della vita lavorativa dipende in larga misura da un adeguamento opportuno dei luoghi di lavoro e dell'organizzazione del lavoro”;
- cambiamenti nel mondo del lavoro: “Aumenta anche la diversità nella forza lavoro, che si riflette in nuove modalità di lavoro e in nuovi accordi contrattuali atipici, così come aumenta la fluttuazione, dovuta alla maggiore brevità della durata dei contratti, in particolare per i lavoratori giovani. Secondo una recente indagine Eurobarometro, i lavoratori considerano lo stress uno dei principali rischi connessi al lavoro (53%)”.
Gli obiettivi della UE
Gli obiettivi principali che indirizzeranno l'attività della UE e degli Stati membri saranno:
- il consolidamento delle strategie nazionali;
- l'agevolazione dell'adempimento degli obblighi di legge in materia di salute e sicurezza sul lavoro, in particolare da parte delle microimprese e delle piccole imprese: si elaboreranno orientamenti e si individueranno esempi di buone pratiche, tenendo in considerazione la natura specifica e le condizioni delle PMI e in particolare delle microimprese;
- la migliore applicazione della legislazione da parte degli Stati membri (tema legato ai controlli degli enti di vigilanza);
- la semplificazione della legislazione esistente ed eliminazione degli oneri amministrativi inutili – Si promuoverà il ricorso a strumenti come le linee guida o gli accordi di “dialogo sociale” fra le Parti sociali europee;
- iniziative per affrontare l'invecchiamento della forza lavoro e i nuovi rischi emergenti, prevenzione delle malattie professionali e legate al lavoro: i rischi riguardanti particolari fasce di età, i lavoratori con disabilità e le donne, saranno oggetto di azioni mirate;
- il miglioramento della raccolta dei dati statistici e sviluppo della base di informazioni;
- il coordinamento degli sforzi dell'UE ed internazionali in materia di salute e sicurezza sul lavoro e assunzione di impegni con le organizzazioni internazionali.
Finanziamenti
Per il periodo 2014-20, i finanziamenti del Fondo Sociale Europeo saranno disponibili per promuovere la sostenibilità, la qualità dell'occupazione e l'inclusione sociale, con una attenzione mirata a:
- formazione;
- promozione di un ambiente sano e del benessere psichico sul lavoro;
- sostegno all'assunzione e al ritorno al lavoro delle persone affette da malattie croniche o rare, disabili o con disturbi psichici;
- misure volte a promuovere stili di vita sani e ad affrontare i fattori determinanti per la salute di natura professionale e/o ambientale;
- sostegno alle PMI.
Attività di Assolombarda
Anche attraverso il CEEMET, il Consiglio dei datori di lavoro europei dell'industria metallurgica, ingegneristica e tecnologica, Assolombarda ha espresso in più occasioni le richieste delle imprese alla UE: non solo la nuova produzione normativa in materia di salute e sicurezza sul lavoro dovrà partire dall’analisi dell’effettiva applicazione della legislazione emanata in questi anni; soprattutto, prima di prevedere l’emanazione di ulteriori norme, sarà necessario fare il punto sulle direttive già in vigore anche in termini di costi e benefici, migliorando la capacità di applicazione da parte degli Stati membri.
La Commissione sembra seguire questa impostazione e Assolombarda presidierà l'attuazione delle Strategie UE, anche nell'ambito del Progetto "Sicurezza al Centro" nell'ambito del "Piano strategico 2014-2016".
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