Regione Lombardia conferma la circolare ministeriale in merito all’isolamento dei ''pazienti covid'' (link a news precedente che vale per tutte le aziende).
La nuova circolare regionale riguarda il mondo delle strutture sanitarie e aggiunge che:
- I cittadini positivi al Covid non devono assolutamente entrare in contatto con i pazienti fragili e frequentare gli ospedali;
- Nelle strutture ospedaliere e nelle UDO (unità di offerta) Socio Sanitarie è necessario garantire l’isolamento per eventuali pazienti positivi a SARS-CoV-2;
- Sono stabiliti "criteri per l’esecuzione del tampone per SARSs-CoV-2 nei pazienti ricoverati";
- Utilizzo mascherina in ospedale e UDO SS: "è fatto obbligo di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie ai lavoratori, agli utenti e ai visitatori delle strutture sanitarie all’interno dei reparti che ospitano pazienti fragili, anziani o immunodepressi, specialmente se ad alta intensità di cura, identificati dalle Direzioni Sanitarie delle strutture sanitarie stesse. L’obbligo è esteso ai lavoratori, agli utenti e ai visitatori delle strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali, comprese le strutture di ospitalità e lungodegenza, le residenze sanitarie assistenziali, gli hospice, le strutture riabilitative, le strutture residenziali per anziani, anche non autosufficienti (...)".
Nei reparti delle strutture sanitarie diversi da quelli indicati sopra e nelle sale di attesa, la decisione sull’utilizzo di dispositivi di protezione delle vie respiratorie da parte di operatori sanitari e visitatori resta alla discrezione delle Direzioni Sanitarie, che possono disporne l’uso anche per tutti coloro che presentino sintomatologia respiratoria. Non sono previste analoghe misure per quanto riguarda i connettivi e gli spazi ospedalieri comunque siti al di fuori dei reparti di degenza;
- Per prepararsi alla gestione di virus respiratori della stagione autunnale ed invernale, nei Pronti Soccorso e negli ambulatori dedicati a pazienti fragili, è raccomandato l’utilizzo della mascherina fermo restando la possibilità di modulare “in forma restrittiva” l’applicazione da parte della DS in relazione alle caratteristiche della propria struttura. In particolare per gli operatori è raccomandata nei momenti di attività assistenziali che prevedono un contatto diretto con i pazienti/ospiti/utenti;
- Gli operatori sanitari positivi a COVID-19 non devono avere contatto con pazienti né avere contatti con colleghi. Tale condizione potrà terminare non appena un test antigenico o molecolare risulti negativo (se sintomatici, eseguito dopo 48 ore dalla scomparsa dei sintomi);
- Per i "contatti di caso" vale la raccomandazione di mantenere un periodo di auto-sorveglianza, che termina al 5° giorno, mediante effettuazione di tampone da eseguirsi ogni giorno per 5 giorni;
- Si ricorda l’importanza di segnalare tempestivamente al DIPS (Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria) delle ATS la presenza di focolai anche per attivare approfondimenti diagnostici tramite sequenziamento genomico.