Coronavirus: aggiornamento relativo al DPCM 9 marzo 2020
Il Consiglio dei Ministri ha emanato il DPCM 9 marzo 2020 recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull’intero territorio nazionale.
Con questo decreto il Governo estende le misure già adottate nel DPCM dell'8 marzo a tutto il territorio nazionale.
Restano valide le seguenti disposizioni:
Limitazione spostamenti
Evitare ogni spostamento salvo che motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero spostamenti per motivi di salute. E’ consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.
Tali motivi dovranno essere attestati mediante autodichiarazione (in allegato), che potrà essere resa anche seduta stante attraverso la compilazione di moduli forniti dalle forze di polizia. Un divieto assoluto, che non ammette eccezioni, è previsto per le persone sottoposte alla misura di quarantena o che sono risultate positive al virus.
Per ulteriori informazioni in merito si rimanda alla pagina del Ministero dell'Interno.
In attesa di eventuali ulteriori disposizioni nel merito, gli interessati potranno comprovare il motivo lavorativo dello spostamento anche con ulteriori opportuni mezzi quali:
a) il cedolino paga;
b) il tesserino di identificazione aziendale;
c) una dichiarazione del datore di lavoro che attesti l’esigenza del viaggio.
Tali documenti dovranno essere esibiti alle Autorità di pubblica sicurezza chiamate a monitorare l’applicazione delle misure di contenimento.
Promozione di congedi e ferie
Viene raccomandato ai datori di lavoro pubblici e privati di promuovere, durante il periodo di efficacia del decreto, la fruizione da parte dei lavoratori dipendenti dei periodi di congedo ordinario e di ferie, fermo restando il ricorso al lavoro agile laddove possibile.
Ricorso al lavoro agile
Resta valido per tutto il territorio nazionale il ricorso allo smart working in modalità semplificata per far fronte allo stato emergenziale.
Le disposizioni del decreto producono effetto dal 10 marzo 2020 sino al 3 aprile 2020.
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