Premesso che la Legge Fornero ha previsto la soppressione dal 1° gennaio 2017 dell'indennità di mobilità e dei relativi obblighi contributivi e la sostituzione di questo ammortizzatore sociale con la NASpI, si pone la necessità di fare chiarezza sulla gestione contributiva nel periodo a cavallo dei due anni.
In particolare si fa riferimento alle procedure di mobilità avviate nel 2016 con riferimento a lavoratori che saranno licenziati nel 2017: l'azienda infatti ha versato, in occasione dell'apertura della procedura di licenziamento collettivo, un importo a titolo di "anticipo del contributo d'ingresso alla mobilità" e successivamente, al momento della risoluzione del rapporto di lavoro, si trova a dover corrispondere il cosiddetto "contributo di licenziamento della NASpI".