Cassazione: ammessi i controlli difensivi per l'accertamento del reato del dipendente
La Corte di Cassazione si pronuncia sulla legittimità dei controlli.
La Suprema Corte, con la Sentenza n. 25977 del 16 novembre 2020, ha ritenuto ammissibili i controlli difensivi effettuati dall'azienda nei confronti di un dipendente sospettato di aver acceduto indebitamente al conto corrente del coniuge di una collega.
I giudici hanno ritenuto che gli accertamenti del datore di lavoro, effettuati ex post sugli strumenti informatici a disposizione del dipendente, non violassero l'art. 4 della Legge n. 300/1970 e che, rientrando nella categoria dei controlli difensivi, sono da ritenersi leciti.
Infatti, tale controllo è stato posto in essere dal datore di lavoro esclusivamente per accertare i gravi comportamenti illeciti del lavoratore.
Risulta pertanto legittimo il licenziamento per giusta causa intimato dall'azienda, poiché il comportamento del lavoratore mina il vincolo fiduciario con il datore di lavoro e lede l’immagine aziendale.
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