La società fallita nel 2023 ha continuato ad operare nel settore della distribuzione di energia elettrica e gas in ambito nazionale, in adempimento della normativa vigente, al fine di evitare interruzioni del servizio alle utenze finali, sino al passaggio dei POD ad altro gestore.
In tale ambito, in assenza di contatori deputati alla lettura dei consumi di energia e gas alla data del fallimento, per scindere i risultati riferibili alle operazioni ante fallimento da quelli successivi, è necessario ripartire i consumi, per il lasso temporale indicato in fattura, utilizzando il criterio del pro rata temporis su base giornaliera.
Laddove, in attesa della presente risposta, la società abbia già presentato la dichiarazione IVA 2024 per il periodo d'imposta 2023, applicando diversi criteri di ripartizione, sarà necessario sostituire/integrare tempestivamente la medesima al fine di non incorrere nell'errata liquidazione dell'imposta.