Platform economy, tutte le imprese possono trarre vantaggi dal modello dei big digitali Intervista

Platform economy, tutte le imprese possono trarre vantaggi dal modello dei big digitali

L'articolo a firma di Mattia Macellari, Presidente Gruppo Giovani Imprenditori Assolombarda - EconomyUp, 19 aprile 2019.

Le piattaforme online sono le protagoniste dell’economia digitale e non solo. Hanno innescato un meccanismo effervescente che ci restituisce una pluralità di realtà e modelli. Lo spettro di iniziative ricomprese nella “platform economy” è infatti estremamente ampio, volutamente poco circoscritto a indicare potenzialmente tutte le nuove idee imprenditoriali ispirate dal modello della piattaforma. Per fare un esempio di ecosistema, prendiamo Google, Microsoft e Amazon: attorno a questi giganti gravitano e proliferano realtà «born digital», da Airbnb, a Spotify, a Wikipedia, per citarne alcune. Di più: circa il 70% dei cosiddetti “unicorni”, ovvero startup private con una valutazione che supera il miliardo di dollari senza essersi ancora quotate, sono costruite su un modello piattaforma. Ma attenzione, non dobbiamo pensare che le piattaforme siano appannaggio solo dei big. Tutt’altro. Il centro studi di Assolombarda ha condotto un’analisi sulla platform economy che lo spiega. Innanzitutto, una piccola precisazione: la platform economy è stata definita come un nuovo modello di business che usa la tecnologia per connettere persone, organizzazioni e risorse all’interno di un sistema interattivo non strettamente digitale in cui si crea e scambia valore. E l’espressione “non strettamente digitale” gioca un ruolo chiave. È importante che si comprenda che si tratta di una economia che non si ferma al mondo digitale: ispirati dalle piattaforme nascono anche pratiche e modelli di business innovativi all’interno di tutti i settori industriali, non necessariamente a connotazione tecnologica.