Lea - Soundreef: indebite sollecitazioni

Ulteriori Aggiornamenti

Rispetto a precedenti comunicazioni di pari oggetto sul caso Lea-Soundreef, alcune Aziende associate continuano a segnalare che stanno ricevendo reiterate telefonate e lettere di diffida da tale Organizzazione no-profit con le quali viene richiesto di sottoscrivere accordi di licenza nonché a corrispondere importi per l’utilizzazione delle opere musicali.

Proprio a seguito di ciò l'Associazione Italiana Confindustra Alberghi ci segnala di aver provveduto ad inviare nello scorso mese di dicembre una seconda segnalazione all’AGCOM nella quale ha nuovamente evidenziato i comportamenti che Lea continua a tenere senza tener conto delle indicazioni fornite dalla stessa Autorità con lettera del 21 giugno u.s.

La stessa Autorità nel confermare le istanze della categoria, ha invitato le parti “a condurre una negoziazione sulle tariffe da applicare in buona fede, con spirito di leale collaborazione, secondo principi di equità e non discriminazione e sulla base di criteri chiari, oggettivi e ragionevoli” ed a “rendere noti e condivisi i criteri e le modalità di calcolo delle tariffe proposte”.

Proprio a seguito di ciò Confindustra Alberghi ha, in questi mesi e a più riprese, provato a contattare Lea al fine di ricevere chiara e puntuale indicazione del repertorio da loro amministrato e soprattutto dei criteri da loro utilizzati per determinare il quantum dei tariffari. Nonostante la piena disponibilità manifestata ad avviare una negoziazione, Lea - in spregio ai principi e alle raccomandazioni ribaditi dall’AGCOM - si è fino ad oggi totalmente sottratta ad ogni forma di contatto con l'Associazione.

Confidiamo, pertanto, che questa ulteriore segnalazione possa accelerare al massimo i tempi di intervento dell’Autorità Garante che sappiamo essere comunque in via di definizione.

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