Il rapporto tra adozione e utilizzo di un Sistema di Gestione Ambientale (SGA), da un lato, e prevenzione dei reati ambientali attraverso un Modello di organizzazione, gestione e controllo ai sensi del D. Lgs. n. 231/2001, dall’altro, costituisce da tempo un tema di grande interesse per le imprese.
A partire dalla prima introduzione di alcune fattispecie di reato ambientale nel “catalogo” dei reati presupposto, avvenuta con il D. Lgs. n. 121/2011, le aziende sono state stimolate a considerare il SGA quale strumento a supporto dell’applicazione della normativa, in grado di garantire l’attuazione di una parte rilevante dei requisiti da questa previsti, ponendosi contestualmente una serie di interrogativi relativi alla corretta ed efficace valorizzazione del Sistema e delle sue componenti nella prospettiva della prevenzione dei reati ambientali.
A fronte dell’inclusione dei reati ambientali nel “catalogo 231”, il Legislatore non ha infatti fornito, fino ad oggi, indicazioni e criteri specifici per la redazione dei Modelli di organizzazione, gestione e controllo ulteriori rispetto a quelli previsti in via generale dagli artt. 6 e 7 del D. Lgs. n. 231/2001 e dedicati alla prevenzione dei reati ambientali
Nel 2015, due novità sono intervenute a modificare profondamente lo scenario normativo e operativo di riferimento per le imprese: l’approvazione della Legge n. 68/2015, che ha introdotto il nuovo Titolo VI-bis del Codice penale dedicato ai c.d. “ecoreati”, e l’emissione della norma ISO 14001 nella nuova versione 2015 – poi recepita integralmente anche dal Regolamento europeo EMAS – hanno innovato profondamente la struttura degli standard, prevedendo una serie di nuovi requisiti a cui le imprese certificate e quelle interessate a certificarsi sono state chiamate ad adeguarsi.
Entrambe le novità hanno contribuito a rinnovare l’attenzione delle imprese sul tema del rapporto fra SGA e Modello 231. Da una parte, le nuove fattispecie incriminatrici di “inquinamento ambientale” e di “disastro ambientale”, introdotte dalla Legge n. 68/2015, presentano alcune caratteristiche peculiari e distintive.
In questo scenario, il Gruppo di Lavoro Qualità Ambientale di Assolombarda Confindustria Milano Monza Brianza e Lodi ha sviluppato delle Linee guida operative, dedicate appunto al ruolo e al contributo dei Sistemi di Gestione Ambientale nella prevenzione dei reati ambientali previsti dal D.Lgs. n. 231/2001. Il documento verrà presentato giovedì 27 settembre alle ore 9.30, presso l'auditorium Giò Ponti Assolombarda Confindustria Milano Monza e Brianza, Lodi.
Programma
ore 9.00 |
Registrazione dei partecipanti |
ore 9.30 |
Apertura dei lavori
Vittorio Biondi, Direttore Settore Politiche Industriali e Competitività del Territorio, Assolombarda
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ore 9.45 |
Relazione Istituzionale
On. Vannia Gava, Sottosegretario al Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare
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ore 10.15 |
Un percorso comune tra i sistemi ISO ed EMAS e i modelli organizzativi ex D.Lgs. 231/01: le nuove linee-guida di Assolombarda e una proposta normativa per la presunzione di idoneità
Fabio Iraldo, Istituto di Management – Scuola Sant’Anna di Pisa e IEFE – Università Bocconi
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ore 10.45 |
Il sistema di gestione conforme a ISO 14001 ed EMAS nella prevenzione dei reati ambientali
Michela Melis, IEFE – Università Bocconi
Mara Chilosi, Studio Legale associato Chilosi Martelli
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ore 11.15 |
Le esperienze delle aziende del Gruppo Qualità Ambientale di Assolombarda nel valorizzare le sinergie tra sistemi di gestione e Modelli Organizzativi
Michele Mincuzzi, GdL Qualità Ambientale Assolombarda
Ivonne Bertoncini, GdL Qualità Ambientale Assolombarda
Monica Bianchi, GdL Qualità Ambientale Assolombarda
Vincenzo Ursino, GdL Qualità Ambientale Assolombarda
Alessandro Foti, GdL Qualità Ambientale Assolombarda
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ore 12.00 |
I recenti sviluppi e le prospettive di maggiore integrazione tra sistemi di gestione volontariamente certificati e modelli organizzativi ex-D.Lgs.231/91
Rappresentanti di Conforma, AODV231, ed esperti (in attesa di conferma)
Coordina: Vittorio Biondi, Direttore Settore Politiche Industriali e Competitività del Territorio, Assolombarda
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ore 12.45 |
Q&A |
ore 13.00 |
Chiusura dei lavori |
Modalità di iscrizione
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