Con la sentenza n. 160 del 24 luglio 2023, la Corte Costituzionale ha dichiarato illegittima la norma regionale che prevede la competenza amministrativa dei Comuni in materia di bonifiche.
La Corte, sostanzialmente, ritiene che l'art. 5 della L.R. 27 dicembre 2006, n.30, si ponga in contrasto con l'art. 117, comma 2, lettera s) della Costituzione, attribuendo funzioni amministrative in materia di bonifiche ai Comuni laddove il legislatore statale, attraverso l'art. 242 del D. Lgs 152/06, le ha attribuite in via esclusiva alle Regioni.
Regione Lombardia, nel dare comunicazione della pubblicazione della sentenza, rimarca che a far data dal 27 luglio1 i Comuni non potranno più esercitare le seguenti funzioni (riportate in capo alla Regione):
- la convocazione della Conferenza di Servizi, l'approvazione del Piano di Caratterizzazione e l'autorizzazione all'esecuzione dello stesso;
- la convocazione della Conferenza di Servizi e l'approvazione del documento di analisi di rischio;
- l'approvazione del Piano di Monitoraggio;
- l'accettazione della garanzia finanziaria per la corretta esecuzione e il completamento degli interventi;
- l'approvazione del Progetto di Bonifica di aree contaminate di ridotte dimensioni;
- l'approvazione della relazione tecnica per la rimodulazione degli obiettivi di bonifica.
Sono fatti salvi tutti gli atti che si riferiscono a rapporti sorti precedentemente alla pronuncia della Corte e che sono stati giuridicamente definiti e non più impugnabili.
Regione Lombardia comunica, inoltre, che sta procedendo;
- a una verifica dei procedimenti attualmente in istruttoria, chiedendo ai Comuni di compilare una specifica scheda entro l'8 settembre;
- a una valutazione delle risorse umane e finanziarie per far fronte alla nuova situazione;
- a un confronto con il Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica per proporre una modifica normativa a livello nazionale che legittimi la competenza dei Comuni in materia di bonifiche.
Assolombarda, in relazione alla rilevanza del tema, monitorerà attentamente l'evolversi della vicenda comunicando tempestivamente ogni passaggio successivo.
Note
1. Giorno successivo alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale avvenuta il 26 luglio 2023.