Il progetto di Confindustria per l’Italia: crescere si può, si deve
Testo completo del documento programmatico di Confindustria.
L'Italia deve superare l’emergenza economica e sociale. Occorrono interventi urgenti da collocare in un progetto di riforme che agiscono nel medio termine, quello di una legislatura. Un progetto che richiede tempo nella realizzazione e nell’efficacia, com’è per tutti i cambiamenti sistemici.
Confindustria sente il dovere di chiedere che siano sciolti i nodi che da decenni mortificano lo sviluppo economico, sociale e civile. Dalle imprese verrà una reazione forte di investimenti, esportazioni, occupazione che generano reddito e, quindi, consumi.
La prossima legislatura deve ridare efficienza e nuova competitività all’Italia con politiche coraggiose che migliorino le istituzioni, semplificando innanzitutto le regole, la cui sclerosi non tutela le fasce più deboli della popolazione, non offre opportunità alle giovani generazioni e danneggia il sistema produttivo.
Per questo le imprese e i lavoratori, le persone e le famiglie, che hanno dimostrato di saper affrontare grandi sacrifici, ora manifestano una forte domanda di cambiamento che ridia prospettive e fiducia, soprattutto ai giovani.
Il cambiamento deve essere fatto di progetti concreti che facciano tornare la speranza in un futuro migliore. Ideali e concretezza devono andare di pari passo.
Il progresso dell’Italia non può che nascere da una netta discontinuità rispetto ai periodi di stagnazione del passato, rilanciando quella “logica industriale” che ha consentito al nostro Paese la ricostruzione post-bellica e di sopportare, sia pure con uno sforzo enorme, i gravami di inefficienza sistemica che non frenano altre economie europee con cui l’Italia convive e compete.
Perciò Confindustria ritiene doveroso proporre a chi si candida alla guida del Paese un progetto di rilancio economico e sociale, dotato di pragmatismo e di visione, che costituirà anche un metro con cui valutare le azioni e i risultati del prossimo Governo.
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