'Scateniamo le imprese'

IV Edizione Stati Generali Confindustria Lombardia

IV Edizione Stati Generali Confindustria Lombardia

Como, 22 novembre 2010 –  Dopo le edizioni di Varese, Cremona e Carate Brianza, le Giunte delle dodici  Associazioni territoriali della Lombardia si sono riunite a Como per un nuovo confronto tra imprenditori lombardi, governo regionale e sistema Confindustria.

SCATENIAMO LE IMPRESE è il titolo, che interpreta l’esigenza delle imprese lombarde di voler irrompere vincenti nei mercati nazionali e internazionali. Lombardy’s challenge to compete è la cifra della necessità, ormai improrogabile, di mettere in atto politiche di competitività a favore delle imprese.

Secondo l’EU Regional competitiveness index 2010 (scaricabile anche sul sito di Confindustria Lombardia) molti indicatori segnano un peggioramento della competitività del nostro paese anche su base regionale.  Mettendo a confronto 268 regioni europee, la Lombardia con le altre tre grandi regioni del Nord (Piemonte, Veneto ed Emilia Romagna)  insieme a  Lazio e Toscana si colloca nella terza fascia di competitività.

Misurando le performance delle istituzioni pubbliche, il nostro è il paese che, insieme alla Grecia, registra l’indice di più elevata difficoltà nell’agevolare il business e l’impresa.

Alberto Barcella, Presidente Confindustria Lombardia

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Secondo il Presidente di Confindustria Lombardia, Alberto Barcella “È questo il punto su cui dobbiamo concentrare la nostra attenzione e scatenare le nostre migliori energie. Certo non dobbiamo dimenticare che la Lombardia conferma il suo primato nazionale per competitività, ma se guardiamo oltre i nostri confini, la nostra regione non va oltre la medietà su base comunitaria. Le energie che vogliamo liberare non sono per conservare un primato interno, ma per confrontarci con i migliori, che sono anche i nostri più diretti competitor”.

Nella capacità di fare reti l’Europa ci attribuisce un fattore di competitività positivo. “Dobbiamo crescere nelle dimensioni anche attraverso le collaborazioni di settore e di territorio, condividendo saperi e crescendo nella specializzazione e nella capacità di aggredire nuovi mercati, oltre il fortunato modello dei distretti”, ha aggiunto il Presidente Barcella. “Lo strumento delle reti, di cui disponiamo nel nostro paese, è nuovo e interessante e va in questa prospettiva. Purtroppo la norma è ancora lacunosa e imperfetta, lasciando aperti troppi rischi di contenzioso. Noi siamo pronti e disponibili a lavorare su questo terreno e a svolgere un ruolo importante di autoregolazione verso le nostre imprese. C’è una vera e propria babele di reti, distretti, poli, piattaforme. Occorre accompagnare le nostre forme di rete nel contesto europeo e definire con chiarezza un dispositivo regionale di scopo e di vantaggio per le imprese che si rendono disponibili a cooperare e condividere conoscenze e relazioni, per un migliore tasso di specializzazione di settore e di territorio. Un contratto regionale destinato al potenziamento nelle reti di impresa della conoscenza, della formazione e dell’innovazione, in favore di queste forme aggregative che possono diventare soggetti importanti anche nell’accompagnamento delle PMI sui mercati internazionali”.

ConfindustriaLombardia_221110_2.jpg Nella sua relazione il Presidente Barcella ha proposto inoltre alla Regione Lombardia anche un contratto regionale che favorisca gli insediamenti stranieri. “Uno strumento che rassicuri e garantisca l’imprenditore che vuole investire nel nostro paese. Noi siamo pronti a collaborare per rendere realtà un contratto Lombardia per gli investimenti dall’estero e a facilitare il più possibile il governo regionale su questo terreno”.
La Lombardia è un benchmark europeo positivo per quel che riguarda la produttività del lavoro e gli ammortizzatori per il lavoro (non solo industriale naturalmente). I grafici indicano che la Lombardia ce la può fare purché, come ha sottolineato Barcella “quel patto che da più parti si richiama tra capitale e lavoro si fondi su regole contrattuali fondate sull’aumento di produttività come condizione per la crescita dei salari”.

Ufficio Stampa - Confindustria Lombardia
Pamela Campaner tel. 02 72605304
ufficiostampa@confindustria.lombardia.it

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