Scenari produttivi e occupazionali dell’industria dei servizi
Milano, 29 ottobre 2010 – L’industria dei servizi riveste un ruolo significativo nella produzione della ricchezza prodotta dai Paesi industrializzati. Anche in Italia il terziario ha un peso importante: genera il 71% del valore aggiunto, di cui il 50% è prodotto dai servizi privati e di mercato e il 21% dal sistema pubblico e dai servizi alla persona, e impiega il 66% degli occupati. Enzo Baglieri, Enzo Argante e Carlo Bonomi |
Ma nel contesto dell’attuale trasformazione dei sistemi economici, l’industria dei servizi è alle prese con significativi processi di trasformazione e riorganizzazione. Il fenomeno, ancora ampiamente sottovalutato perché sconosciuto, è la crescente tendenza all’industrializzazione nei servizi, ossia all’impiego sistematico di nuove tecnologie e di nuove forme di organizzazione della produzione, che accrescono significativamente la produttività, ma potrebbero, come peraltro già avvenuto nei processi di trasformazione dell’industria manifatturiera, condurre verso una tendenziale perdita di posti di lavoro.
Degli scenari produttivi e occupazionali dell’industria dei servizi si è discusso oggi nel convegno “Lavoro@Futuro”, promosso dal Gruppo Terziario Innovativo di Assolombarda, partendo dall’analisi di una ricerca condotta dalla UCLA Anderson School of Management, che è stata presentata da Enzo Baglieri della SDA Bocconi.
Sono intervenuti, tra gli altri, Carlo Bonomi, Presidente Gruppo Terziario Innovativo di Assolombarda, Giuliano Cazzola, Vicepresidente Commissione Lavoro della Camera dei Deputati, Pietro Ichino, Professore di Diritto del Lavoro all’Università degli Studi di Milano, David Bevilacqua, Amministratore Delegato Cisco Systems Italia, Renato Botti, Direttore Generale Ospedale San Raffaele, Michele Perini, Presidente Fiera Milano e Alberto Meomartini, Presidente di Assolombarda. |
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