Cina, una sfida tutta da giocare per l’industria italiana

Assolombarda e Fondazione Italia Cina hanno organizzato un incontro dedicato al più grande paese del mondo in occasione dei dieci anni di attività del China Desk e della pubblicazione del libro 'Perché la Cina non deve fare paura'

Assolombarda e Fondazione Italia Cina hanno organizzato un incontro dedicato al più grande paese del mondo in occasione dei dieci anni di attività del China Desk e della pubblicazione del libro 'Perché la Cina non deve fare paura'

Milano, 9 aprile 2009 – In occasione dei dieci anni di attività del China Desk e della pubblicazione del libro “Perché la Cina non deve fare paura”, di Carlo Mario Guerci, Assolombarda e Fondazione Italia Cina hanno organizzato il dibattito “Cina, una sfida tutta da giocare per l’industria italiana”, a cui sono intervenuti Cesare Romiti, Presidente Fondazione Italia Cina, Antonio Colombo, Direttore Generale Assolombarda, Beniamino Quintieri, Commissario Expo Shanghai 2010, Sergio De Luca - Ansaldo STS, Paolo Monferino - Iveco, Giorgio Squinzi - Mapei e l’economista Fabrizio Onida.

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Cesare Romiti, Vito Marcolongo, Beniamino Quintieri e Xinling Du

“Nel 1999 abbiamo lanciato il China Desk per proporre alle imprese uno strumento capace di offrire loro un’assistenza operativa a tutto campo nel percorso di avvicinamento al mercato cinese”, ha affermato Antonio Colombo, Direttore Generale di Assolombarda. “Nell’arco di 10 anni, il Desk ha incontrato compagni di strada come gli amici della Fondazione Italia-Cina, l’ICE, la Promos. E, anche insieme a loro, ha integrato l’attività primaria con un’azione rivolta a promuovere lo scambio di missioni e delegazioni imprenditoriali e istituzionali tra Cina e Italia, oltre che a organizzare incontri e business matching a ogni livello. Assolombarda e il suo China Desk sono diventati un punto di riferimento importante per tutto il sistema confindustriale. E lo sono anche per le amministrazioni e le aziende cinesi interessate a entrare in contatto con la nostra realtà imprenditoriale”, ha concluso Antonio Colombo. “Anche sulla scorta di questi risultati che, nonostante le difficoltà oggettive del momento economico, continuiamo a guardare al futuro con fiducia”.

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"Il mondo guarda alla Cina con speranza e la ripresa, quando ci sarà, è molto probabile che parta proprio dalla Cina,” ha affermato Beniamino Quintieri, Commissario Expo Shanghai 2010. “Il pacchetto di stimoli economici varato dal governo ammonta a circa 600 miliardi di dollari, una cifra significativa soprattutto se rapportata al Pil cinese e destinata a sostenere la domanda interna e non a sostenere il sistema finanziario in difficoltà.

Fabrizio Onida, Vito Marcolongo, Giorgio Squinzi e Paolo Monferino

Anche per questo le aziende italiane devono cogliere l'opportunità dell'Expo 2010 di Shanghai, che con 231 Paesi e organizzazioni internazionali e un'affluenza stimata di 80 milioni di visitatori sarà un evento di portata storica, nel quale l'Italia dovrà svolgere il ruolo di protagonista".

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