Diana Bracco: ''No allo svuotamento di Malpensa''

La Presidente di Assolombarda e Delegata di Confindustria per l’EXPO 2015, Diana Bracco, esprime la forte preoccupazione della business community per le scelte di Alitalia e chiede che si liberalizzino subito i diritti di volo

La Presidente di Assolombarda e Delegata di Confindustria per l’EXPO 2015, Diana Bracco, esprime la forte preoccupazione della business community  per le scelte di Alitalia e chiede che si liberalizzino subito i diritti di volo

Milano, 29 ottobre 2008 – “L’ulteriore riduzione dei voli di Alitalia su Malpensa per effetto dell’entrata in vigore dell’orario invernale - da 312 a 153 voli, contro i 1.238 a settimana prima del 30 marzo scorso - rappresenta un inaccettabile abbandono di un aeroporto strategico per il Nord Italia e per l’intero Paese”, afferma Diana Bracco, Presidente di Assolombarda. "La compressione del ruolo di Malpensa rischia di essere lo stop allo sviluppo delle imprese in un momento delicatissimo per l’economia reale.

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Il rischio è che paradossalmente pur cambiando chi gestisce la compagnia aerea la penalizzazione suicida di Malpensa non cambi. E’ necessario che si liberalizzino i diritti di traffico, garantendo l’accessibilità diretta di tratte di lungo raggio. Chiediamo al Governo che si raggiungano in tempi brevi nuovi accordi, specialmente con i Paesi delle aree geografiche in forte crescita”.

“Come imprenditori saremmo felici se nella competizione saprà affermarsi la compagnia aerea italiana. A condizione però che la indispensabile partnership con un operatore internazionale non abbia come presupposto la penalizzazione del sistema aeroportuale milanese. Diversamente, sarà comunque benvenuto qualunque soggetto capace di garantire il miglior servizio per le esigenze del nostro territorio”.

“La Lombardia da sola”, prosegue Diana Bracco, che ricopre anche la carica di Vicepresidente della Camera di Commercio di Milano, “genera la maggior parte della domanda del trasporto aereo di persone, sia in arrivo che in partenza, sia di trasporto merci. Ciononostante, la questione degli aeroporti milanesi continua a essere drammaticamente aperta, cosa particolarmente grave in vista dell’Expo 2015. Occorre trovare al più presto una soluzione che consenta una risposta adeguata alla domanda di connessione internazionale della più importante area economica del Paese”.

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