Tornare al nucleare? L’Italia, l’energia, l’ambiente

Questi i temi trattati all’incontro organizzato da Assolombarda e Rothschild e a cui hanno partecipato Roberto Testore, Consigliere incaricato per Ambiente ed Energia di Assolombarda, Franco Bernabè, Amministratore Delegato di Telecom Italia, Giuliano Zuccoli, Presidente di A2A e Chicco Testa, Presidente di Roma Metropolitane

Questi i temi trattati all’incontro organizzato da Assolombarda e Rothschild e a cui hanno partecipato Roberto Testore, Consigliere incaricato per Ambiente ed Energia di Assolombarda, Franco Bernabè, Amministratore Delegato di Telecom Italia, Giuliano Zuccoli, Presidente di A2A e Chicco Testa, Presidente di Roma Metropolitane

Milano, 12 maggio 2008 – Il consumo mondiale di energia continua a crescere spinto da tre miliardi di nuovi consumatori, soprattutto nell’Asia del miracolo economico. Le fonti rinnovabili sono destinate a restare minoritarie ancora per molti decenni. I combustibili fossili, e tra questi soprattutto il carbone, dominano il mercato energetico. Le nostre economie sono sempre più vulnerabili al prezzo del petrolio. Infine, dobbiamo tutti fronteggiare la nuova sfida del riscaldamento del pianeta, con l’effetto serra e le sue disastrose conseguenze.

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Enrico Cisnetto, Roberto Testore, Franco Bernabè, Chicco Testa, Giuliano Zuccoli e Andrea Poggio

Anziché battersi contro l’energia nucleare vale allora la pena cercare di risolverne i problemi per acquisirne i benefici, primo fra tutti la completa assenza di emissioni in atmosfera. Nel mondo molti esponenti del movimento ambientalista sono già convinti di questo: l’energia nucleare può dare una mano all’ambiente e liberarci dalla tirannia del carbone e del petrolio.

“L’Italia ha sete di energia, le nostre imprese pagano un costo altissimo di energia elettrica, superiore al 40% rispetto ai costi sostenuti dai principali competitor europei”, ha detto Roberto Testore, Consigliere incaricato per Ambiente ed Energia di Assolombarda, intervenendo all’incontro promosso da Assolombarda e Rothschild in occasione della presentazione del libro di Chicco Testa “Tornare al nucleare?”.

nucleare_120508_2.jpg “Abbiamo bisogno di implementare un mix di fonti energetiche diversificato e competitivo, che garantisca al paese sicurezza negli approvvigionamenti e un costo di produzione più competitivo e meno dipendente dall’andamento dei prezzi dei combustibili fossili. Non possiamo permetterci di rinunciare a nessuna delle strade percorribili: si all’efficienza energetica; si alle fonti energetiche rinnovabili; si alle fonti fossili; e si al nucleare”, ha affermato Testore.
“Il sistema industriale ed economico italiano ha bisogno di energia per produrre e di un piano energetico nazionale affinché non si continui ad affrontare il problema energetico pensando di risolverlo con un’unica fonte energetica, come abbiamo fatto in questi anni. Pertanto anche il nucleare deve ritornare a far parte del nostro parco di generazione”.

“Il sistema industriale milanese chiede che si realizzino nuove infrastrutture energetiche strategiche per la crescita economica del paese superando le attuali criticità negli iter autorizzativi", ha concluso Testore. "Non è più ammissibile che gli interessi locali, spesso legati ad esigenze di natura strettamente politica, possano bloccare opere di valenza nazionale di cui abbiamo bisogno prioritario. Si costruisca un quadro di incentivazione delle fonti rinnovabili sostenibile economicamente, legato alle reali potenzialità del paese e che miri ad incentivare la ricerca, affinché esse rappresentino non solo un costo ma anche un’opportunità di sviluppo e di crescita per il nostro sistema industriale. Si implementi un programma di supporto a favore dell’industria italiana affinché nel nostro paese rimangano attività industriali di alto valore aggiunto.

Si spostino gli oneri per l’incentivazione alle rinnovabili dalla fiscalità energetica alla fiscalità generale. Si investa maggiormente in efficienza energetica. La prima fonte di energia alternativa è il risparmio e l’eliminazione degli sprechi. Si attui una massiccia campagna di informazione e formazione sui temi energetici. In Italia manca una cultura energetica consapevole che possa accettare le infrastrutture energetiche ed impegnarsi nel miglioramento dell’efficienza energetica”.

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Roberto Testore e Franco Bernabè

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