Efficienza energetica: benefici per le imprese, un impegno per l’ambiente
Presentati i risultati della ricerca di Confindustria durante un seminario in Assolombarda, che è stato anche il primo appuntamento di un ''road show'' che attraverserà tutto il Paese con lo scopo di sensibilizzare istituzioni locali e aziende e far comprendere che l’investimento in efficienza energetica, se effettuato secondo logiche corrette, produce ritorni economici anche nel breve termine e può favorire situazioni di vantaggio competitivo
Milano, 19 febbraio 2008 - Il miglioramento dell’efficienza nell’uso dell’energia è uno degli obiettivi posti a livello europeo per contrastare i cambiamenti climatici e per ridurre la dipendenza dalle fonti fossili.
L’Italia è uno dei grandi paesi occidentali ove si consuma meno energia e si emette meno anidride carbonica per unità di prodotto, ma molto ancora può essere fatto, nel campo delle attività industriali, della gestione del patrimonio edilizio, della generazione integrata di elettricità e calore. Una corretta politica di incentivo all’efficienza energetica permette di ridurre la dipendenza italiana dai paesi esportatori di fonti energetiche primarie, di migliorare l’impatto ambientale delle attività umane, oltre a rappresentare un forte stimolo di progresso tecnologico per il Paese. |
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I risultati di questa ricerca sono stati presentati oggi in Assolombarda a Milano durante un seminario che è stato anche il primo appuntamento di un “road show” che attraverserà tutto il Paese con lo scopo di sensibilizzare istituzioni locali e aziende e far comprendere che l’investimento in efficienza energetica, se effettuato secondo logiche corrette, produce ritorni economici anche nel breve termine e può favorire situazioni di vantaggio competitivo.
Dallo studio di Confindustria emerge che per migliorare l’efficienza energetica negli usi finali è necessario far ricorso a tecnologie che riducano l’impiego di energia primaria, a parità di servizio energetico. In quest’ottica sono state prese in considerazione diverse tecnologie: motori elettrici e inverters; coibentazione e altri interventi edili; elettrodomestici e climatizzazione, cogenerazione e trigenerazione; illuminazione; home and building automation. |
L’efficienza energetica va vista come un’opportunità non solo per i fornitori di tecnologie, ma specialmente per il sistema Paese e le sue industrie. Occorre quindi concentrarsi su quei settori che da subito possono offrire i maggiori ritorni con le tecnologie esistenti e con il supporto di leggi e incentivi che non creino al sistema industriale e al Paese oneri aggiuntivi. In quest’ottica è opportuno agire in modo differenziato sia sul parco installato sia sul "nuovo" considerando orizzonti temporali adeguati, almeno di medio periodo (5-10 anni). Per tutti i diversi settori tecnologici presi in considerazione è utile sfruttare le leve costituite dagli incentivi ai consumatori, dai certificati bianchi, dagli eventuali requisiti normativi per il “nuovo” da installare ed eventuali sgravi fiscali per fornitori di prodotti “high efficiency”.
Al seminario di Milano, a cui sono intervenuti Antonio Colombo, Direttore Generale di Assolombarda, Massimo Beccarello, Chief Energy Project Confindustria, Alessandro Clerici, Vice Presidente Commissione Energia Confindustria, Massimo Gallanti, Direttore Dipartimento Economia Sistemi Elettrici CESI Ricerca, Andrea Bianchi e Sara Romano del Ministero dello Sviluppo Economico, Massimo Buscemi, Assessore Reti e Servizi di pubblica utilità e Sviluppo Sostenibile della Regione Lombardia, Roberto Testore, Consigliere Incaricato Assolombarda per Ambiente ed Energia. |
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