Fronte unito per Malpensa
Presentato e sottoscritto il Manifesto per la valorizzazione dello scalo milanese
Presentato e sottoscritto il Manifesto per la valorizzazione dello scalo milanese
Milano, 7 febbraio 2008 - Si è tenuto oggi presso Palazzo Mezzanotte a Milano il convegno “Malpensa: risorsa strategica per l’internazionalizzazione del Paese”, organizzato dalla Camera di commercio di Milano. L’iniziativa ha affrontato il tema del futuro di Malpensa, dando voce alle crescenti preoccupazioni del sistema istituzionale, imprenditoriale e sociale del Nord Italia, di fronte all’ipotesi di ridimensionamento dello scalo aeroportuale previsto dal piano industriale proposto da Air France-Klm a seguito dell’annunciato acquisto di Alitalia. Nel corso dei lavori sono stati presentati i dati della ricerca della Camera di commercio di Milano realizzata attraverso l’Università Carlo Cattaneo – LIUC che prefigura lo scenario del ridimensionamento, delineando in maniera precisa e sistematica i costi del “non-hub”, in termini di ricadute socio-economiche negative, sia sul piano della produzione di valore aggiunto sia su quello dell’occupazione, per il territorio di riferimento e per l’intero sistema-paese, a causa della riduzione della presenza della compagnia di bandiera nello scalo. |
A questo scopo, al termine dell’incontro è stato presentato ufficialmente il Manifesto per la valorizzazione di Malpensa quale risorsa per lo sviluppo del Paese, che chiarisce le ragioni per le quali depotenziare l’aeroporto a hub secondario provocherebbe un grave danno non soltanto al territorio limitrofo ma all’intero sistema economico e sociale italiano. Il documento inoltre delinea le richieste condivise da tutti i soggetti firmatari nei confronti del Governo, richieste che si possono così riassumere: intervento su Alitalia affinché nella trattativa con Air France/KLM venga introdotta una moratoria del piano industriale che preveda il differimento dei suoi effetti sull’aeroporto di Malpensa per il tempo necessario e comunque fino a un massimo di tre anni tenendo in considerazione la rilevanza delle decisioni che dovranno essere assunte in merito all’assegnazione dell’Expo, revisione degli accordi bilaterali e il rilascio degli slot in modo idoneo al subentro di un nuovo vettore di riferimento, riapertura delle trattative di fronte ad un nuovo e concreto piano industriale che consenta di conservare la “sovranità” aerea e mantenere Malpensa come aeroporto italiano di riferimento, apertura di tavoli di concertazione con tutti i soggetti interessati dalle sorti dell’hub (Istituzioni, imprenditori, mondo associativo, rappresentanze sindacali, università, sistema fieristico etc.) per giungere a una soluzione condivisa sul futuro di Malpensa, conferma degli impegni per completare il sistema infrastrutturale di accesso, difesa dei posti di lavoro generati dall’aeroporto.
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