Distacco temporaneo di personale tra imprese e centri di ricerca o università per progetti di ricerca
Il decreto del MUR disciplina la mobilità temporanea di ricercatori e dipendenti tra università, enti di ricerca e imprese, dando attuazione a una delle riforme previste dal PNRR.
È stato pubblicato il decreto del Ministro dell’Università e della Ricerca n. 330 del 30 marzo 20221, che consente la mobilità temporanea tra università, enti di ricerca e imprese.
Si tratta di una delle riforme previste dal PNRR nell’ambito della M4C2, Riforma 1.1 “Attuazione di misure di sostegno alla R&S per promuovere la semplificazione e la mobilità”.
In particolare, le università, gli enti pubblici di ricerca e le imprese possono prevedere la mobilità temporanea di ricercatori e dipendenti di alta qualificazione impiegati nel settore della ricerca e dello sviluppo per realizzare specifici progetti di ricerca e attività di terza missione, nonché promuovere il trasferimento tecnologico e le collaborazioni nell’ambito delle infrastrutture di ricerca.
Il decreto disciplina sia la mobilità di ricercatori da università ed enti pubblici di ricerca verso le imprese sia quella del personale appartenente alle imprese verso atenei ed enti.
In entrambi i casi, sia i ricercatori di università ed enti sia i dipendenti delle imprese possono essere temporaneamente distaccati, rimanendo nel ruolo e mantenendo il rapporto di lavoro con il soggetto da cui dipendono.
Attraverso la stipula di una convenzione tra impresa e università o ente pubblico di ricerca, si disciplinano il progetto a cui è collegata la mobilità temporanea dei ricercatori o dei dipendenti delle imprese, gli obiettivi, le attività da svolgere, l’indicazione dell’eventuale impegno didattico o per altre attività istituzionali, la durata complessiva, la tutela della proprietà intellettuale delle invenzioni.
NOTE
1. Decreto ministeriale n. 330 del 30 marzo 2022.
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