Il campo è il mondo
In Assolombarda la presentazione pubblica della nuova Lettera pastorale dell'Arcivescovo di Milano.
Milano, 11 settembre 2013 - Una novità assoluta per proporre alla città la nuova Lettera pastorale “Il campo è il mondo. Vie da percorrere incontro all’umano”. Dopo essere stato presentato dall'Arcivescovo nell'omelia del Pontificale di lunedì 9 settembre in Duomo, il documento è stato al centro di un incontro pubblico tenutosi presso l’Auditorium di Assolombarda alla presenza dello stesso cardinale Angelo Scola e di alcuni testimoni ed esperti di diverse realtà e sensibilità di Milano.
''È un bel simbolo – ha dichiarato il cardinale Scola arrivando in Assolombarda - trovarsi in questo luogo in cui l'imprenditoria lombarda normalmente si coordina, vive e agisce. Il cristianesimo è la religione dell'incarnazione e quindi ha a che fare con tutti gli aspetti della vita dell'uomo e il lavoro - ha aggiunto Scola - è un aspetto decisivo, come abbiamo visto in questi tragici anni e come ancora vediamo soprattutto per i giovani.
La dottrina sociale della Chiesa insiste sul primato dell'uomo sul capitale e sul lavoro. In questi ultimi due decenni un certo tipo di sviluppo della finanza ha messo in ombra questo dato. Dobbiamo assolutamente recuperarlo - ha concluso Scola - se vogliamo costruire una vita buona e quindi una civiltà degna''.
Il direttore generale di Assolombarda, Michele Verna, in apertura dei lavori ha ringraziato il cardinale Scola per avere scelto la casa delle imprese milanesi per la presentazione pubblica della Lettera pastorale. ''Questo incontro - ha detto - conferma come Assolombarda sia una sede in cui si dibatte su temi di grande respiro, non solo economici, rilevanti per il futuro della nostra città''.
E’ seguito un dibattito a più voci per suscitare la riflessione all’interno di diverse realtà della metropoli milanese. Moderati dal direttore di Avvenire Marco Tarquinio, sono intervenuti Diana Bracco, presidente e amministratore delegato del gruppo Bracco, presidente di Expo 2015 Spa e vicepresidente di Confindustria con delega per ricerca e innovazione; Leonora Giovanazzi, giovane fotoblogger; Rita Bichi, docente alla facoltà di Scienze politiche e sociali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, curatrice del “Rapporto giovani” dell’Istituto Toniolo; Gian Arturo Ferrari, presidente del Centro per il libro e la promozione della lettura.
Raccogliendo le riflessioni ascoltate, infine, il cardinale Scola si è detto grato per “il dono ricevuto, poiché il dibattito ha dimostrato che la lettera pastorale funziona. Essa, infatti, come tutte le lettere è prima di tutto espressione del desiderio di far crescere una relazione”. In questo orizzonte, ha suggerito il cardinale, forse “è possibile superare quella società fatta di "schegge" che ci ha lasciato la modernità”.
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