Horizon 2020 per il settore Life Sciences
Come prepararsi alle prossime call per cogliere le opportunità offerte dalla programmazione europea.
Milano, 29 maggio 2014 – Si è tenuto oggi, presso la sede degli industriali milanesi, il seminario ‘Horizon 2020 per il settore Life Sciences’. L’incontro, organizzato da Assolombarda in collaborazione con Assobiomedica, nasce con l’obiettivo di raccogliere e mettere a sistema gli orientamenti della ricerca tecnologica in Lombardia e in Italia nel settore Life sciences, al fine di cogliere al meglio le opportunità offerte da Horizon 2020, il nuovo programma di finanziamenti varato dall’Unione Europea per promuovere l’attività di Ricerca e Sviluppo delle imprese. Hanno partecipato, tra gli altri, Rosario Bifulco, Consigliere Incaricato Assolombarda per la Competitività territoriale, Ambiente ed Energia e Responsabile Progetto “Filiera Life Sciences” di Assolombarda; Ivan Colombo, Presidente Confindustria Lombardia Sanità Servizi; Luigi Boggio, Vicepresidente Assobiomedica.
“La Lombardia è la regione più fertile per lo sviluppo del settore Life Sciences, in termini di produzione, occupazione qualificata, ricerca e sviluppo ed export - spiega Rosario Bifulco. - L’alta intensità tecnologica del tessuto industriale lombardo e l’alta concentrazione di imprese, IRCCS e Centri di ricerca devono però essere valorizzate in ottica, soprattutto, di attrazione degli investimenti”. “Il tema dell’innovazione - continua Bifulco - è centrale nel piano strategico di Assolombarda per ‘far volare Milano’: il progetto ‘Life Sciences e città della salute’ nasce con l’obiettivo di mettere a sistema questo patrimonio tecnologico e i diversi players affinché le eccellenze lombarde possano competere sul mercato globale”.
‘Horizon 2020 per il settore Life Sciences’ nasce, infatti, dalla consapevolezza che la frammentazione respinge gli investimenti. Nonostante la Lombardia abbia dato prova di essere un territorio straordinariamente fertile per le iniziative imprenditoriali, per la ricerca e per l’innovazione tecnologica, la competizione internazionale richiede scale dimensionali sempre maggiori. La frammentazione delle politiche, delle iniziative e degli investimenti limita fortemente sia la possibilità di valorizzare il sistema nel suo complesso sia l’efficacia delle iniziative promosse, vanificando quanto di buono viene portato avanti dai singoli attori. “Assolombarda è pertanto molto interessata allo sviluppo del cluster sulle life sciences promosso da Regione Lombardia" – conclude Bifulco.
“La modernità del nostro sistema sanitario - interviene Luigi Boggio - dipende anche da quella del mercato italiano delle tecnologie mediche. Tutto questo è possibile se, in un’ottica di sostenibilità, tutti gli attori coinvolti sono in grado di attrarre investimenti in R&S pubblici e privati. La programmazione europea offre infatti importanti opportunità, che l’Italia finora è riuscita a cogliere limitatamente”.
“Per riuscire a intercettare maggiori risorse è indispensabile rendere i prossimi bandi sintonici con gli orientamenti della ricerca clinica, scientifica e tecnologica italiana. Per questo stiamo investendo molto per incentivare il dialogo tra le imprese e gli attori della ricerca e dell’innovazione, anche attraverso i cluster tecnologici nazionali e regionali. In futuro contare sulla collaborazione di tutti sarà fondamentale perché l’Italia non può più permettersi di rinunciare a processi partecipativi come questo se vuole recuperare il terreno perso nei confronti di altri paesi europei” – conclude Boggio.
“La Lombardia è un modello di eccellenza nel campo dei servizi e della Sanità - spiega Ivan Colombo - Ha un’alta concentrazione di centri di ricerca e Biotech ed è la regione italiana con più IRCCS, ovvero ospedali che effettuano ricerca preclinica e clinica indipendente”. “Fare sistema fra realtà eccellenti, che si caratterizzino per standard qualitativi internazionali misurabili, capacità innovativa ed efficienza della gestione, è indispensabile per avere più peso in Europa e rendere sempre più attrattiva la nostra regione: sia per i migliori ricercatori e medici, sia per i pazienti, che qui possono trovare le cure migliori in tutti i settori, anche in ambiti di grande impatto sociale quali i servizi di emergenza-urgenza e le terapie oncologiche” – conclude Colombo.
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