Aziende confiscate: conclusi i corsi per oltre 60 manager

Cinque mesi di attività formative promosse da Aldai, Assolombarda e Fondirigenti. Parte integrante del progetto è stato lo studio di 14 casi di aziende confiscate alla mafia.

Stresa, 16 luglio 2012 - Si è concluso con un workshop  presso la sede ISTUD di Stresa il percorso di formazione per la gestione delle imprese confiscate alla mafia, che ha visto protagonisti 64 dirigenti lombardi, che da marzo a luglio hanno seguito una serie di attività per acquisire le conoscenze e competenze necessarie alla valutazione e gestione di imprese sequestrate alla criminalità organizzata. Nel percorso sono stati studiati anche 14 casi di organizzazioni confiscate, con l’elaborazione di proposte concrete di intervento  da parte dei manager.

Il progetto,  che ha visto la partecipazione  dopo una fase iniziale di selezione, di dirigenti con forti competenze manageriali provenienti da settori merceologici rilevanti per l’iniziativa, ha come obiettivo finale quello di mettere a disposizione del Ministero dell’Interno e della Agenzia Nazionale per i Beni Sequestrati e Confiscati, un pool di professionalità altamente qualificate impiegabili nella gestione e valutazione di imprese sequestrate e confiscate.

L’azione di contrasto alla criminalità organizzata passa infatti sempre più spesso attraverso il sequestro e la confisca delle proprietà delle famiglie malavitose, che investono in società apparentemente sane, in territori anche esterni al proprio raggio d’azione tradizionale. E tra le regioni più colpite dalla presenza criminale nella proprietà di aziende di piccole, medie e grandi dimensioni di diversi settori industriali, vi è proprio la Lombardia (196 aziende confiscate al maggio 2011; terza regione per confische dopo Sicilia e Campania). Queste figure manageriali attentamente formate potranno essere di supporto al curatore per un’azione finalizzata a garantire non solo il mantenimento delle attività, ma anche e soprattutto la loro crescita.

L’incontro conclusivo del progetto, svoltosi presso la sede della Fondazione ISTUD di Stresa – partner scientifico del programma insieme a Sda Bocconi e Luiss Business School – ha visto gli interventi di  Antonio Calabrò, consigliere incaricato Assolombarda per la legalità e la cultura d’impresa,  Romano Ambrogi, presidente ALDAI, Domenico Barone, Fondirigenti, Marella Caramazza, direttore generale Fondazione ISTUD, Nunzio Trabace, responsabile ANBSC Milano, Felice Ruscetta, consigliere nazionale delegato all’area funzioni giudiziarie,  Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (CNDCEC) e Salvatore  Lo Balbo, segretario nazionale Fillea Cgil. La chiusura dell’incontro, con un intervento sul tema: “Quale futuro? Come la ‘ndrangheta sta contagiando l’economia del nord”, è stata affidata a Michele Prestipino della direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria.

Il prossimo step del progetto sarà  la presentazione ufficiale dei risultati all’Agenzia Nazionale per i Beni Confiscati alla Mafia, alla presenza delle massime cariche istituzionali dello Stato, nel prossimo autunno.

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