Firmata la convenzione per la valutazione e la gestione delle imprese confiscate
Prende il via il progetto per la formazione di manager che coinvolge Assolombarda, Aldai, Fondirigenti e l’Agenzia Nazionale.
Milano, 23 dicembre 2011 - Nella sede milanese appena inaugurata della Agenzia Nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, il Prefetto Giuseppe Caruso, Direttore dell'Agenzia, il Presidente di Assolombarda Alberto Meomartini, il Presidente di Aldai Renato Garbarini e il Presidente di Fondirigenti Renato Cuselli hanno sottoscritto la convenzione con la quale sono state definite le modalità di raccordo istituzionale tra gli enti coinvolti e si rende operativo il progetto per la valorizzazione delle competenze dei dirigenti industriali di Milano e Lombardia nella gestione delle imprese sequestrate e confiscate alla criminalità organizzata.
All’incontro hanno preso parte anche i rappresentanti dei tre partner scientifici coinvolti, Fondazione Istud, SDA Bocconi e Luiss, che prenderanno immediatamente in carico e avvieranno le attività di ricerca e formazione previste dal progetto.
Il progetto ha l’obiettivo di creare un pool di 60 manager che saranno impegnati in attività di formazione e affiancamento sul campo per prepararsi a lavorare al fianco dell'Agenzia Nazionale nella gestione di un fenomeno che ha raggiunto dimensioni significative.
Circa 1500 imprese, infatti, sono state confiscate finora alla criminalità organizzata di cui più di 200 nella sola Lombardia. E’ spesso molto difficile garantire la continuità industriale ed economica di queste imprese che rischiano di fallire e chiudere, causando perdita di manodopera, tensioni sociali e in ultima analisi un clima non idoneo al contrasto socio-economico della criminalità organizzata.
La Convenzione siglata oggi pone particolare attenzione alla creazione di competenze strategiche e manageriali necessarie per la valutazione e la gestione delle imprese sequestrate e confiscate da mettere a disposizione del Ministero dell’Interno e dell’Agenzia Nazionale, senza alcun onere economico a carico dell’amministrazione pubblica. Le attività di valutazione e gestione saranno indirizzate, in via sperimentale, alle aziende operanti in Lombardia (sottoposte a sequestro ovvero a confisca non definitiva), con l’aggiunta di alcune realtà in confisca definitiva particolarmente significative individuate dall’Agenzia nel resto del territorio nazionale. L’accordo, peraltro, punta a creare un modello che potrà essere esteso su tutto il territorio nazionale.
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