Barometro dell’Economia: miglioramento di ordini e margini nei prossimi tre mesi
Verna: si fa strada la possibilità di una ripresa pur all’interno di un clima che rimane incerto.
Milano, 21 novembre 2013 – “Dopo le indicazioni di crescita dei fatturati attesa per il 2013 e il 2014, qualche nuovo segnale positivo giunge dalle nostre imprese che si aspettano, per i prossimi tre mesi, un aumento degli ordini e un miglioramento dei margini - afferma Michele Verna, Direttore Generale Assolombarda. - “Si fa dunque strada la possibilità di una ripresa dell’attività economica anche se le aziende continuano a esprimere, in questa fase, prudenza e cautela, in uno scenario ancora soggetto a elevata volatilità.”
Il Barometro dell’Economia - l’indice sintetico di ordini, margini e occupazione, elaborato a cadenza trimestrale dal Centro Studi di Assolombarda sulla base di un’indagine tra i consiglieri dei gruppi merceologici delle imprese associate – segna un incoraggiante progresso, salendo, su una scala da 1 a 100, dal 42,1 dello scorso luglio al 44,9 di novembre.
In questo valore numerico si concentrano gli effetti di situazioni molto differenziate, non solo tra aziende di settori diversi, ma anche all’interno dello stesso comparto, nei quali spesso convivono realtà con aspettative molto positive e altre con attese ancora incerte. Questa variabilità è più accentuata per ordini e margini operativi lordi, mentre i giudizi sulle prospettive occupazionali sono più concordi nel considerare questa fase ancora interlocutoria, in attesa che la ripresa si manifesti davvero, prenda vigore e generi le condizioni per la creazione di nuovi posti di lavoro.
La cautela è quindi d'obbligo, alla luce delle criticità che continuano a essere segnalate dalle imprese: l’eccessiva pressione fiscale, l’allungamento dei tempi di pagamento, l’incertezza normativa e i vincoli creati dalla burocrazia. Va invece nella direzione di un miglioramento del clima economico la significativa diminuzione, rispetto ai mesi scorsi, di coloro che segnalano un calo della domanda. Tra le criticità indicate, infine, permane quella relativa al cambio sfavorevole dell’Euro: un effetto del periodo di rilevazione avvenuta a cavallo della riduzione del tasso di interesse annunciato dalla Bce lo scorso 7 novembre.
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