Assolombarda: prima della congestion charge serve un nuovo Piano Urbano per la Mobilità
Dichiarazioni di Giuliano Asperti, Vicepresidente Assolombarda con delega al Territorio e alle Infrastrutture.
Milano, 27 settembre 2011 - In occasione dell’incontro di ieri con Il Comune di Milano, nell’ambito delle consultazioni in vista del nuovo piano anticongestione del traffico, Assolombarda ha espresso perplessità e preoccupazione sui provvedimenti allo studio e ha chiesto una più approfondita valutazione sulla situazione esistente e sugli indirizzi strategici, al fine di disporre di un quadro conoscitivo condiviso che solo un nuovo Piano Urbano per la Mobilità potrà fornire.
“Apprezzata la disponibilità al confronto, la proposta avanzata dal Comune manifesta un approccio riduttivo al problema del traffico a Milano, con uno schematismo sperimentale che già fu di Ecopass, anche se questa esperienza viene giustamente considerata conclusa. Ci saremmo aspettati un salto di qualità metodologico", ha dichiarato Giuliano Asperti, Vicepresidente Assolombarda con delega al Territorio e alle Infrastrutture, “esauriti e ridimensionati dall'esperienza di Ecopass gli obiettivi di riduzione dell’inquinamento, non si comprende perché il tema della regolazione del traffico debba limitarsi a una modesta porzione del territorio, circa 8 kmq su 181 dell'intero Comune, e come si possa avviare un’azione contro la congestione, senza dare a quella attuale un profilo quantitativo e qualitativo meglio definito.
Un esempio: è più congestionata Via Larga o Corso Buenos Aires? Piazza San Babila o Piazzale Lagosta? E quanto? Congestiona di più la doppia fila di sosta in Viale Premuda o l'ordinato parcheggio di Piazza Meda? Solo così, a nostro giudizio”, ha aggiunto Asperti, “si potrebbero definire gli obiettivi e le misure convenienti, che sono molte e diverse, nel centro di Milano e fuori dal medesimo. La tassa sulla circolazione potrebbe venire eventualmente da ultima. Invece è per ora la prima e unica misura, forse troppo riduttiva, anche se semplice, come ogni tassa”.
Assolombarda si sta confrontando, oltre che con i propri associati, con il Comune e le altre categorie, nella consapevolezza che migliorare la qualità della vita sia giusto, convinti però che Milano vive del movimento che sa attrarre e della ricchezza cha sa produrre, valutando con attenzione e preoccupazione il rischio di allontanare ulteriormente dal centro, se non da Milano stessa, attività economiche strategiche per la città.
Qualsiasi ipotesi di tassazione degli autoveicoli in ingresso in città dovrebbe avere obiettivi chiari e una conoscenza degli impatti sulle categorie colpite. Pensare di togliere dalla circolazione in centro 30 mila automezzi, obiettivo della nuova tassa sulla circolazione, senza valutarne le conseguenze sulle attività pare molto rischioso, pur prevedendo deroghe per categorie ed operatori.
E’ indispensabile, inoltre, una revisione complessiva delle attuali regole nell’ottica di una drastica semplificazione della regolamentazione del traffico di tutti i veicoli, a partire da quelli utilizzati per attività operative e per il trasporto merci (nella Cerchia dei Bastioni è, infatti, in vigore la ZTL Merci che disciplina l’ingresso dei veicoli destinati al trasporto merci sulla base del livello di inquinamento degli stessi). In ogni caso è auspicabile integrare tra loro le diverse politiche di regolamentazione del traffico e della sosta per la costruzione su regole semplici e facilmente comprensibili di una logistica urbana coerente e programmata.
E' stata molto apprezzata in tal senso la disponibilità annunciata dal Comune ad avviare da subito tavoli di lavoro congiunti relativi alla logistica delle merci, alle esigenze specifiche di alcune categorie e alla revisione delle Ztl.
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