Le imprese lombarde lanciano l'allarme: «Così si compromette la nostra competitività» Intervista

Le imprese lombarde lanciano l'allarme: «Così si compromette la nostra competitività»

L'intervista di Alessandro Spada, presidente di Assolombarda, sul Secolo XIX

Milano, 2 luglio 2020 - Il problema non è solo ligure. E non sono solo i turisti milanesi a pagare il prezzo dell’isolamento autostradale della Liguria. «Le pesanti limitazioni alla circolazione che si stanno verificando sulla rete autostradale stanno compromettendo la competitività anche di interi settori economici della Lombardia, dal manifatturiero al turismo, facendo lievitare i costi legati ai trasporti e alla logistica, così come stanno avendo effetti negativi sull'operatività dei porti liguri, con inevitabili ricadute sull'export» spiega al Secolo XIX Alessandro Spada, presidente di Assolombarda, l’associazione degli industriali della Lombardia.

E così oltre alla crisi innescata dal Covid, c’è anche l’imbuto per le merci che dalle imprese lombarde devono raggiungere i mercati di destinazione e che rischia adesso di vanificare lo scatto verso la ripresa. La Lombardia che produce potrebbe essere così costretta a prendere la via del Nord, lasciando ai porti liguri un ruolo secondario, proprio per l’impossibilità di raggiungerli. È un tema sul tavolo, come confermano diverse aziende che sono impegnate nella ripresa. È più facile e più veloce arrivare agli scali del Northern Range o a quelli liguri che sono distanti solo pochi chilometri, ma con strade interrotte da code e cantieri continui? Se lo chiedono gli imprenditori che stanno cercando tutti i modi possibili per evitare di rimanere impantanati nel caos delle autostrade liguri in questo momento delicato. Ma il rischio che i container possano prendere il bivio verso gli scali di Rotterdam e Anversa e amplificare ulteriormente il gap a vantaggio delle banchine del Northern Range, adesso è altissimo. E se i “lombardi” cercano soluzioni alternative, i “genovesi” sono preoccupati di perdere altro traffico nei porti. I 600 mila container che ogni anno da Genova, Savona e La Spezia scelgono la via più lunga per mare ma più veloce per terra, dei moli del Nord, ora potrebbero aumentare: «Avere infrastrutture efficienti è indispensabile per migliorare l’accessibilità dei territori e far muovere persone e merci in maniera funzionale» dice netto il presidente, molto preoccupato anche per l’avanzamento delle nuove opere: «Serve un deciso cambio di rotta su questo fronte e non lo vediamo».

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