Una rete tra istituzioni e imprese per un Lodigiano più attrattivo Intervista

Una rete tra istituzioni e imprese per un Lodigiano più attrattivo

L'intervista di Fulvio Pandini, Vicepresidente di Assolombarda e Presidente Sede di Lodi di Assolombarda, su Il Cittadino di Lodi - 20 dicembre 2021

Fulvio Pandini, classe 1962, fondatore, presidente e amministratore delegato di Isac Srl. - Istituto Italiano per la Sanità la Sicurezza e l'Ambiente, è dallo scorso luglio presidente della sede di Lodi di Assolombarda. Presidente, i dati sull'economia del territorio danno segnali contrastanti, con elementi di ottimismo e al contempo qualche segnale di criticità. Qual è il suo punto di vista?

"Con il progressivo allentamento delle restrizioni, l'economia della provincia di Lodi nel 2020 è ripartita in velocità, dopo aver subìto cali importanti ma più contenuti rispetto al dato regionale. Nel 2020, infatti, i livelli produttivi hanno sì registrato una riduzione, ma sensibilmente inferiore a quella regionale (-3,3% rispetto al -9,8% lombardo). A questo si aggiunge il recupero sostenuto del 2021, con un +4,4% nel terzo trimestre rispetto al quarto trimestre 2019, prima dell'inizio della pandemia. Meno ottimismo proviene dalle catene di approvvigionamento globali: le tensioni sui prezzi e la difficoltà a reperire alcune materie prime, i ritardi nella logistica delle merci e i rincari energetici rappresentano fattori critici per le realtà del territorio. L'ombra del Covid, quindi, sembra essere più lunga di quanto si sperasse e porta con sé il perdurare di rischi, ma anche lo stimolo per le imprese di analizzare, e nel caso riconsiderare, i propri fattori strategici".

Quale ruolo può e deve avere la politica, anche locale, nell'avviare un percorso di ripresa che sia realmente virtuoso?

"Ritengo che il ruolo della politica sia decisivo per la ripresa. Per questo è necessario che le imprese continuino a fare sistema e a rafforzare la condivisione e il dialogo con le istituzioni locali, promuovendo modelli di collaborazione vincenti. L'obiettivo deve essere quello di rendere solide le opportunità di crescita per il nostro territorio, per un percorso di ripresa realmente virtuoso".

Il tema del lavoro non è secondario, in ogni sua declinazione, a partire da quella delle competenze. Molte aziende faticano a trovare personale adeguatamente formato...

"Nelle nostre imprese cresce la domanda di tecnici specializzati e di laureati in materie STEM, figure necessarie a sostenere la trasformazione digitale e la circular economy. Ma il sistema educativo non riesce a stare al passo per numeri e adeguatezza delle competenze richieste. Dobbiamo dunque insistere sull'orientamento, facendo conoscere ai giovani i settori e i lavori del futuro, e sulla costruzione nel territorio di corsi di formazione tecnica post-diploma, come gli ITS, scuole ad alta specializzazione tecnologica costruite su una collaborazione diretta con le imprese che garantisce elevate percentuali di placement ai loro allievi".

 Leggi l'intervista completa sul pdf correlato