"Troppi 20 anni per finire una tangenziale"
L'intervista di Alessandro Spada, Presidente di Assolombarda, sul Giornale
Alessandro Spada, Presidente di Assolombarda, le attenzioni del Nord Italia (oltre che dell'Europa) in questi giorni sono per le infrastrutture.
"Sono un asset strategico per essere competitivi e consentono di collegare i territori: abbiamo parlato delle potenzialità del triangolo industriale Milano-Torino-Genova, dove la 'Grande Milano' è il centro del nord Italia, unendo il nord ovest al nord est. Le infrastrutture sono uno sviluppo fondamentale per aprire l'Italia e le sue imprese verso l'Europa e i mercati globali".
Secondo il rapporto Oti sulla mobilità a che punto è la nostra regione?
"Le evidenze del nostro Osservatorio ci dicono che il 67% degli interventi infrastrutturali è avanzato rispetto all'anno precedente (nel 2022 lo era il 64%), un fatto positivo considerato che usciamo da anni complicati a causa del difficile reperimento delle materie prime e della manodopera. Ma dobbiamo guardare anche alle opere che non procedono e che ci preoccupano di più: è fondamentale impegnarsi per il completamento della Pedemontana e per potenziare il nodo dell'area metropolitana milanese".
La ferrovia Milano Mortara e la M1 che collega Monza a Sesto San Giovanni, oltre alla metropolitana leggera Cologno Nord- Vimercate sono fra le 9 opere in ritardo .
"Questi interventi ridurrebbero la congestione del traffico su Milano con un impatto positivo sull'ambiente. Ma non solo. L'investimento in infrastrutture di collegamento tra il capoluogo e i territori limitrofi bilancerebbe anche i valori del mercato immobiliare, aiutando a ridimensionare il caro vita e ampliando l'attrattività della Grande Milano".
Sono serviti 20 anni per allargare l'A4 fra Torino e Milano e altrettanti per completare la tangenziale Nord tra Rho e Monza.
"Tempi così lunghi non sono più compatibili con le esigenze di oggi. E sono chiari gli ostacoli: troppa burocrazia, la frammentazione dei centri decisionali, le revisioni infinite e i tempi morti. Abitiamo in un territorio abituato a correre, ora è il momento di accogliere la sfida di realizzare opere con tempi certi, come è stato fatto a Genova per il Ponte Morandi. Occorre farlo senza rinunciare al rispetto della legalità delle gare, della sicurezza e della sostenibilità".
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