Sfida globale dell'industria: il governo lascia sole le imprese
L'intervista a Carlo Bonomi, Presidente di Assolombarda, sul Corriere della Sera - 29 gennaio 2020
"L'Italia è tagliata fuori dalla grande partita internazionale che sta ridisegnando gli equilibri dell'industria. Le filiere produttive si stanno ricomponendo, il baricentro dell'industria si sposta verso Est, verso la Cina. E il nostro Paese che cosa fa? Sta a bordo campo, non prova nemmeno a entrare in partita. La politica resta concentrata solo sui dividendi elettorali del brevissimo periodo".
La sua è una denuncia o un appello?
"Entrambe le cose - risponde Carlo Bonomi, presidente di Assolombarda -. Il Paese non può più stare alla finestra, pena la marginalizzazione. Ora servono scelte coraggiose.
Di chi è la colpa? Un po' anche delle imprese che hanno smesso di investire.
"Smettiamo di pensare che gli investimenti siano un atto dovuto. Se crei un clima di incertezza, poi non ti devi stupire se gli investimenti vengono a mancare. Se introduci tasse come la plastic tax e la sugar tax, non ti puoi sorprendere se imprese italiane che imbottigliano Coca-Cola preferiscono spostare stabilimenti in Albania".
Da qualcosa bisognerà pur cominciare per realizzare questo green deal.
"Sono d'accordo. Se si vuol fare sul serio, però, vanno coinvolte le imprese e accompagnate nella trasformazione. E poi ci vuole un'operazione verità: non ha molto senso parlare di green new deal se alla fine nella legge di Stabilità ci sono solo 470 milioni di fondi in questa direzione".
L'ultima legge di Bilancio ha avuto a che fare con vincoli molti stretti, a partire dal disinnesco delle clausole di salvaguardia Iva.
"Giusto non aumentare l'Iva. Ma se il margine d'azione è ridotto, meglio dire come stanno davvero le cose".
Torniamo al contesto internazionale.
"L'industria si sta digitalizzando. Al forum di Davos la scorsa settimana si discuteva della necessità di adottare uno standard per la trasmissione dei dati degli impianti produttivi che le imprese dovrebbero usare nell'ambito di industria 4.0. E l'Italia su questa partita non c'è. Per un Paese che è tra i maggiori produttori di macchine utensili è un problema".
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