Sergio Dompé, Vicepresidente di Assolombarda: "Merito e collaborazione tra pubblico e privato per usare bene il Pnrr"
L'articolo a firma di Sergio Dompé, Vicepresidente di Assolombarda con delega alle Life Sciences, sul Sole24Ore - 5 marzo 2022
Se fossi un ricercatore di alto livello nelle Life sciences, oggi sarei molto incuriosito dalla possibilità di avviare un nuovo progetto in Italia e, in particolare, in Lombardia. Tuttavia, esiterei. Con oltre il 50% della sperimentazione clinica nazionale sul farmaco e un 12,7% del Pil regionale prodotto dalle Scienze della vita, il territorio è certamente attrattivo, ma chiederei di più per impegnarmi davvero. In particolare, vorrei vedere un impegno strategico da parte di tutti gli attori non solo pubblici, ma anche privati, perché quel piano di investimenti senza precedenti che è il Pnrr assegni i fondi in maniera competitiva e meritocratica, superando i meccanismi "a pioggia" che hanno troppo spesso diluito l'impatto dei finanziamenti alla ricerca in Italia. Sarei disposto anche a rischiare di venire scartato, se sapessi che sono solo i progetti migliori a essere sostenuti, perché questo sarebbe una garanzia per tutti della solidità del sistema. All'interno della Componente 2 della Missione 4, la cosiddetta misura "dalla Ricerca all'Impresa" il Pnrr mette a disposizione di cooperazione e integrazione pubblico-privato 11,44 miliardi di euro. Bene ha fatto la senatrice Elena Cattaneo, sia sulle colonne di questo giornale che in altre sedi, a sottolineare ripetutamente l'eccezionale opportunità offerta dal Pnrr non solo per la scala dei fondi messi a disposizione, ma anche per l'opportunità che offre di ripensare il modo con cui verranno assegnati. L'Europa guarda con attenzione a come l'Italia saprà utilizzare questo strumento. È stato negoziato con grande perizia dal premier Mario Draghi, e il suo successo potrebbe anche aprire la strada a un ripensamento delle politiche comunitarie. Il nostro Paese potrà però riuscire nel suo intento di rilancio e acquisire una nuova leadership internazionale, solo se pubblico e privato lavoreranno insieme. La comunità industriale e quella della ricerca pubblica delle Life sciences devono collaborare per rendere trasparenti e chiare le regole di assegnazione dei fondi Pnrr. Come ricercatore, ma anche come industriale, mi aspetto che queste nuove regole meritocratiche, lineari e trasparenti, valgano per tutto il mondo delle Life sciences che, come abbiamo visto con il Covid, è sempre più integrato con la sanità e con la crescita del Paese e la sua resilienza di fronte agli shock esterni. Non attrezzarci per beneficiare al massimo dell'impatto del Pnrr sarebbe un errore madornale che ricadrebbe sulle prossime generazioni di italiani.
Leggi l'articolo a firma completo sul pdf correlato
Azioni sul documento