"Milano non può salvare l'Italia da sola. Se il Paese resta a traino, prevedo guai" Intervista

"Milano non può salvare l'Italia da sola. Se il Paese resta a traino, prevedo guai"

L'intervista di Carlo Bonomi, Presidente di Assolombarda - Libero Quotidiano - 4 giugno 2018.

Presidente, è soddisfatto di questo governo?

"Noi non esprimiamo giudizi politici. Sono contento ci sia un governo, perché l'Italia ne aveva bisogno. Mi auguro sia forte, coeso, autorevole e di legislatura. Abbiamo bisogno di avviare una seconda stagione di riforme importanti: l'Italia cresce solo dell'1,5% contro una media Ue del 2,4%, quel che è stato fatto non basta, anche perché la tendenza è verso il rallentamento e la forbice tra noi e gli altri Stati europei si sta aprendo sempre di più".

Cosa pensa del fatto che al governo ci siano due forze così eterogenee come MSS e Lega?

"Dopo 90 giorni è almeno apprezzabile che qualcuno si sia assunto la responsabilità di governare. Il Paese era fermo da gennaio, quando è iniziata la campagna elettorale, abbiamo già perso abbastanza tempo. Mi ha fatto piacere che si sia posto fine alle speculazioni politiche e si sia pensato all'interesse nazionale".

Cosa le piace del contratto di governo Cinquestelle-Lega?

"La difesa del made in Italy, che è il secondo marchio al mondo e non è abbastanza protetto dall'Europa; e non solo nel comparto agroalimentare: nei supermercati all'estero poi si vedono cose da brividi, tipo le etichette "Parmesan" o prodotti tedeschi con il tricolore sulla confezione".

La flat tax?

"Mi piace il tema della tassazione da abbassare e della revisione del sistema fiscale, ma non sono convinto che la flat tax sia la strada più efficace: la tassazione dev'essere organica, noi paghiamo troppo tutto, non solo l'Irpef o l'Ires. La flat fax ci costerebbe in termini di riduzione Ines circa 15 miliardi: preferirei fossero utilizzati per abolire l'Irap, che è un prelievo iniquo e aiuterebbe anche la semplificazione".