Orientare le scelte. Meglio STEM, anzi STEAM
L'articolo a firma di Monica Poggio, Vicepresidente di Assolombarda con delega a Università, Ricerca e Capitale umano, su Vanity Fair
In una fase storica di profondo cambiamento del lavoro e delle professioni, determinato dalla rivoluzione tecnologica e digitale, è fondamentale trasmettere alle studentesse un messaggio: non esistono mestieri solo femminili o solo maschili. Le donne possono intraprendere il percorso professionale che desiderano, senza farsi condizionare dagli stereotipi di genere. L’orientamento nelle scelte scolastiche e formative gioca un ruolo cruciale nel sostenere anche l’occupabilità nel tempo. Sul fronte del lavoro, le donne sono state le più colpite dalla pandemia: il tasso di occupazione femminile in Italia è sceso al 49%. La media europea è di circa il 63%. Una efficace attività di orientamento può inoltre contribuire a ridurre la dispersione scolastica e universitaria, e l’inattività giovanile nella ricerca di una occupazione - il cosiddetto fenomeno dei NEET, Not in Education, Employment or Training. Le attività orientative devono quindi essere rafforzate in generale, ma soprattutto per le ragazze.
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