Ma l'inglese resta un'ottima risorsa
L'articolo a firma di Pietro Guindani, Vicepresidente di Assolombarda con delega a Università, Innovazione e Capitale Umano, sul Sole 24 Ore - 1 marzo 2018.
Pur nel rispetto della lingua italiana, di cui siamo orgogliosi, riteniamo di non poter condividere le conclusioni della sentenza del Consiglio di Stato in merito all'offerta di corsi di laurea impartiti esclusivamente in lingua inglese. L'offerta di corsi di laurea magistrale, e in generale di insegnamenti terziari superiori esclusivamente in inglese, è una proposta di grandissimo valore per gli studenti, per il corpo docente e per gli atenei italiani, con ricadute positive su tutto l'ecosistema sociale in cui tali atenei si collocano. La scelta della lingua inglese, lontano da escludere alcuno, consente a un numero sempre maggiore di studenti di essere inclusi a pieno titolo ín quella comunità internazionale senza frontiere che viene auspicata e apprezzata a cominciare, ad esempio, dai programmi Erasmus. Solo un'ottima conoscenza della lingua inglese a livello professionale può dare agli studenti speranze di occupabilità sostenibile nel medio lungo termine; negare questo presupposto fondamentale significa negare la realtà del contesto in cui si collocano gli studenti italiani, le imprese italiane e la società italiana in toto.
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