L'export è strategia e competenza: non c'è spazio per l'improvvisazione
L'intervista di Francesco Monteverdi, Vicepresidente di Assolombarda e Presidente del Presidio Territoriale di Lodi, Il Cittadino - 11 dicembre 2019.
L'imprenditore Francesco Monteverdi è presidente del Presidio territoriale di Lodi di Assolombarda, un osservatorio privilegiato delle dinamiche economiche locali dal quale può utilmente riflettere su andamenti e tendenze.
Qual è lo stato di salute dell'export lodigiano?
“Negli ultimi 5 anni l'export lodigiano è cresciuto di quasi il 50% e il 2018 è stato un anno particolarmente brillante per le vendite all'estero che hanno raggiunto la cifra di 3,7 miliardi di euro, segnando un +18,8% rispetto al 2017. Tuttavia, nei primi sei mesi di quest'anno, le esportazioni hanno accusato una flessione del -3,4% dovuto in buona parte all'acuirsi delle tensioni commerciali e dei rischi geopolitici che hanno rallentato il commercio mondiale. Una frenata di cui ha risentito, seppur in maniera meno forte, l'intera Lombarda che, nello stesso periodo, ha registrato un -0,6%, dopo un 2018 di netta crescita. Sono certo, comunque, che le nostre Imprese sapranno guardare oltre e saranno in grado di implementare le loro attività su nuovi mercati di sbocco e in tal modo di poter resistere a questa fase congiunturale negativa del commercio mondiale”.
Dazi e tensioni internazionali: l'economia locale ne uscirà segnata?
“Le tensioni commerciali che stanno caratterizzando i mercati internazionali in questi ultimi tempi e le crescenti spinte protezionistiche rischiano di danneggiare molti comparti della nostra economia. Prendiamo ad esempio il caso degli Usa: anche se l'Italia non partecipa al consorzio Airbus, viene colpita con dazi ad valorem del 25% su alcune categorie di prodotti del comparto agroalimentare, come formaggi, superalcolici e frutta. Se vogliamo però vedere il bicchiere mezzo pieno, diciamo che per le imprese italiane negli USA si aprono prospettive per olio d'oliva e vino, visto che i dazi americani hanno colpito Spagna e Francia, nostri diretti competitor in queste categorie specifiche di prodotti. Anche la guerra commerciale tra USA e Cina può aprire nuovi spazi ai nostri prodotti su quest'ultimo mercato”.
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