"Paese inchiodato, serve una scossa"
L'intervista a Carlo Bonomi, Presidente di Assolombarda, su Avvenire - 12 dicembre 2019
"C’è un fil rouge che lega l'attuale governo con quello precedente ed è la forte ostilità nei confronti dell'industria". Carlo Bonomi, presidente di Assolombarda (l'associazione delle imprese delle province di Milano, Monza e Brianza, Lodi, nonché punta di diamante del sistema-Confindustria) vede una continuità in negativo nel passaggio dalla maggioranza giallo-verde a quella giallo-rossa. "Il Conte 2 sembrava nato in un clima positivo (dall'atteggiamento costruttivo nei confronti dei corpi intermedi allo spirito europeista) e in un contesto favorevole di spread in discesa - sottolinea Bonomi -, eppure finora la musica non è cambiata: tanti annunci, ma fatti zero o quasi".
Presidente, quindi non si può dare la colpa soltanto al contesto internazionale se l'Italia si appresta a chiudere il 2019 con una crescita da zero virgola?
"Siamo un Paese inchiodato in una fase di stagnazione e di profonda sofferenza. È uno status che ci siamo creati in gran parte da soli, mettendo in campo provvedimenti inefficaci sull'economia reale, ma anche rinviando scelte importanti. Perché è vero che alcune dinamiche del commercio internazionale non dipendono solo dall'Italia, ma se l'export fosse stato considerato un asset davvero strategico a oltre tre mesi di distanza dalla nascita del nuovo governo le deleghe sull'internazionalizzazione sarebbero state assegnate".
Con la manovra in via di definizione è impensabile prevedere una minima accelerazione?
"La legge di Bilancio sarà una grande occasione persa. Le risorse ci sarebbero, il problema è che sono impiegate male. Quota 100 e le politiche attive sul lavoro del reddito di cittadinanza sono costati un'enormità per produrre effetti limitatissimi. Ecco perché la nostra proposta è quella di cancellare questi due provvedimenti e far confluire tutte le risorse disponibili, comprese quelle relative al bonus 80 euro, per un totale di 13-14 miliardi, per tagliare il cuneo fiscale tutto a favore dei lavoratori. I due miliardi previsti sono una cifra irrisoria, utile solo ad annunci finalizzati al dividendo elettorale".
Azioni sul documento