Il settore energetico vale 11 miliardi di euro Intervista

Il settore energetico vale 11 miliardi di euro

L'intervista di Fabrizio Di Amato, Vicepresidente di Assolombarda con delega a Energia, Centro Studi, Sviluppo delle Filiere e Cluster - Canale Energia - 14 novembre 2019

L'intero ecosistema legato al settore energetico vale in Italia 62 miliardi di euro di valore aggiunto, di cui 11 mld prodotti nella sola regione Lombardia. Questi sono alcuni dei numeri contenuti nel libro bianco “Il Futuro dell’Energia” di Assolombarda, presentato ieri a Milano. Insieme a Fabrizio Di Amato, presidente di Maire Tecnimont e Vicepresidente Energia, Centro Studi, Sviluppo delle filiere e Cluster di Assolombarda, abbiamo approfondito gli scenari delineati dalla pubblicazione.

Qual è il quadro relativo al settore energetico nel nostro Paese emerso dal Libro Bianco?

"Il dato relativo alla Lombardia è pari a 11 miliardi di euro, mentre a livello nazionale si sale a 62 mld. E’ un mercato che occupa oltre 600mila dipendenti, 93mila dei quali in Lombardia. Stiamo parlando di dati molto importanti. Alcune stime ci dicono che a livello nazionale il comparto vale due punti di Pil. In generale nel nostro Paese il settore energetico può contare su competenze molto forti e su una serie di eccellenze tecnologiche, come nel caso dell’economia circolare. Abbiamo quindi tutte le carte in regola per affrontare con successo le sfide poste da questo comparto. A ciò si aggiunge il fatto che oggi c’è anche una crescente consapevolezza dell’opinione pubblica su questi temi. Il prossimo step consiste nel promuovere azioni concrete, altrimenti tutti i buoni propositi di cui si parla quando si affronta il tema della sostenibilità ambientale rimangono solo chiacchiere. Il libro Bianco che abbiamo realizzato vuole andare proprio in questa direzione: favorire la concretizzazione del percorso di transizione energetica in atto".

Quale può essere il contributo delle industrie lombarde al percorso di transizione energetica del Paese?

"E’ un contributo molto importante. I dati che ho citato prima fanno capire che stiamo parlando di una regione che rappresenta un sesto dell’economia energetica italiana. Va poi sottolineato che le numerose eccellenze tecnologiche presenti sul territorio lombardo possano rappresentare dei modelli virtuosi da replicare nel resto delle regioni".

Quali opportunità per le imprese possono derivare dal processo di transizione energetica?

"Le opportunità per le imprese sono enormi. Personalmente ritengo che non ci sia mai stata una congiuntura così favorevole. Da una parte, infatti, l’opinione pubblica è sempre più consapevole della necessità di un cambio di paradigma che favorisca il processo di transizione energetica; dall’altra c’è, da parte della politica europea e mondiale, la volontà di agire in maniera efficace. Per certi aspetti il cambiamento attualmente in atto nel settore energetico può essere paragonato a quello vissuto dal nostro Paese nel secondo dopoguerra. Allora c’era la necessità di ricostruire l’Italia e le imprese hanno colto quell’opportunità per contribuire a un miglioramento della qualità della vita dei cittadini. Oggi, in maniera analoga, siamo di fronte a un cambiamento importante che le industrie nazionali possono cavalcare con successo grazie alle loro competenze".

L'intervista completa al seguente LINK

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