"Il Paese non si deve fermare, se continua l'incertezza ci sarà un'altra recessione"
L'intervista di Carlo Bonomi, Presidente di Assolombarda - La Repubblica - 30 maggio 2018.
Carlo Bonomi, presidente di Assolombarda, non c'è ancora un governo, non si sa nemmeno se il presidente incaricato Cottarelli riuscirà a formarlo, lo spread sale e la Borsa crolla, sembra essere caduto nel vuoto l'appello al senso di responsabilità e al rispetto per il Paese che avete lanciato insieme alle altre parti sociali. Che cosa rischiamo?
"Abbiamo fatto quell'appello perché abbiamo visto innestarsi sopra una crisi politica anche una grave crisi istituzionale. La somma delle due ha messo in tensione tutto il Paese con il rischio di una forte lacerazione che ha allarmato i mercati finanziari. Noi stiamo vivendo un momento di ripresa che è ancora fragile e quindi mettere a rischio questa crescita non è responsabile".
I destinatari dell'appello erano la Lega e il Movimento Cinque stelle?
"L'appello è rivolto a tutta la politica perché la crescita non è arrivata per diritto divino, ma è frutto di sacrifici che abbiamo fatto tutti. Imprese, lavoratori, famiglie, giovani, per uscire dalla crisi che dura dal 2008. Una crisi che tutti hanno paragonato all'uscita da una guerra. Il nostro è stato un richiamo al senso di responsabilità per il Paese. E infatti l'appello è stato sottoscritto in modo trasversale da tutto il mondo economico".
Senza questo senso di responsabilità cosa rischia il nostro sistema produttivo?
"L'Italia ha bisogno di un governo forte, autorevole e coeso e di legislatura. Deve continuare quel percorso di riforme necessario a far crescere la nostra economia più velocemente di quanto fatto fino ad oggi. Noi siamo cresciuti un punto in meno di Pil rispetto alla media europea. Dobbiamo recuperare un gap competitivo molto alto e proseguire con una seconda stagione di riforme. Altrimenti mettiamo a rischio la trasformazione tecnologica che stanno facendo le imprese per rimanere competitive sui mercati internazionali".
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