È arrivata l'ora di far crescere gli stipendi: agite sul cuneo fiscale
Intervista del Presidente Alessandro Spada sul Giorno - 31 gennaio 2023
Alessandro Spada invoca "una visione". A tutti i livelli. Alla guida di Assolombarda dal maggio del 2020, dal suo osservatorio privilegiato spazia con lo sguardo nel vasto orizzonte dei mercati internazionali, dove le oltre 7mila industrie lombarde combattono la giusta battaglia della crescita e della competitività. Perché, al netto delle ganasce troppo spesso poste dallo Stato al "made in Italy", in questi anni le imprese hanno saputo innovare e conquistare business e nicchie inesplorati.
Presidente, lei parla spesso di "fisco come leva di crescita". Quale svolta serve?
"La riforma del fisco, che il Governo ha indicato fra i suoi obiettivi, concordati con l'Unione Europea nell'ambito del PNRR, è ormai indifferibile. Dobbiamo avere un fisco competitivo, cioè stabile nel tempo e coerente, in linea con quello dei Paesi nostri competitor, semplice per quanto possibile e auspicabilmente meno oneroso dell'attuale. Al riguardo, in materia di Ires, abbiamo proposto di introdurre una tassazione a doppia aliquota basata su due momenti impositivi diversi: quello della produzione dell'utile, come avviene oggi, e quello della sua distribuzione. Fissare queste due aliquote al 17% e al 7% costerebbe circa 3 miliardi di euro, importo che salirebbe a 4,5 miliardi di euro se le aliquote fossero 15% e 9%".
Che voto dà all'ultima legge di bilancio da 1 a 10. Si poteva fare meglio? Quali i punti di forza e quali gli errori?
"Noi non diamo i voti. Pensiamo che un Governo da poco insediato non potesse fare di più con i limiti che aveva. Ho sentito evocare, a più riprese, misure shock che non tenevano in considerazione le limitate risorse. Bene aver destinato 21 miliardi su 34 destinati al capitolo energia, tuttavia è anche arrivato il tempo di agire sul versante dei salari attraverso un forte intervento sul cuneo fiscale nella sua componente contributiva".
Cosa serve fare nel medio-lungo periodo sul tema energia?
"La nostra volontà è che il Governo faccia un vero scatto in avanti sul tema dell'indipendenza energetica. Per fare questo dobbiamo ripensare al mix di fonti energetiche da cui attingere. È necessario partire dal concetto della neutralità tecnologica, aperta a tutte le fonti energetiche pulite: bisogna portare a termine la costruzione dei rigassificatori, dei termovalorizzatori, e soprattutto occorre riprendere gli studi sul nucleare, oltre a investire nell'idrogeno".
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