Bonomi: "Via reddito, 80 euro e quota 100. E tagliamo le tasse ai lavoratori" Intervista

Bonomi: "Via reddito, 80 euro e quota 100. E tagliamo le tasse ai lavoratori"

L'intervista di Carlo Bonomi, Presidente di Assolombarda - La Repubblica - 28 marzo 2019.

«Serve una cura shock. Subito, non dopo le Europee perché giugno rischia di essere troppo tardi». Carlo Bonomi, presidente degli industriali milanesi, ha una lista di recriminazioni per ciò che si sarebbe potuto fare e non si è fatto - «Non mi piace dire: noi lo avevamo previsto, ma lo avevamo previsto» - e anche una proposta per rianimare l'economia nazionale, liberarla dalle zavorre che la inchiodano alla crescita zero: «Azzeriamo le misure che non producono crescita: 80 euro, reddito di cittadinanza, quota 100. Di quei soldi usiamo una quota per contrastare la povertà, una per gli investimenti pubblici e mettiamo tutto il resto a supporto di un taglio drastico del cuneo fiscale, tutto a vantaggio dei lavoratori con redditi tra O e 35mila euro, cioè la fascia sociale che ha sofferto di più negli ultimi anni».

Sicuro che i suoi colleghi saranno d'accordo?

«Penso proprio di sì. La mossa avrebbe una forte valenza sociale e un alto valore economico: restituire potere d'acquisto a chi lo ha perso vuol dire creare le condizioni per una migliore propensione ai consumi, condizione necessaria per muovere la domanda interna».

Difficile che il governo rinunci alle bandiere quota 100 e reddito di cittadinanza, non crede?

«Sono due misure pensate con l'unico obiettivo del dividendo elettorale. Noi imprenditori abbiamo avvistato il rischio recessione già a fine estate e l'abbiamo ripetuto allo sfinimento. Ma il governo ha speso i suoi primi dieci mesi in una infinita campagna elettorale. Ora che la recessione è certificata bisogna muoversi».