Incontro con Jyrki Katainen Vicepresidente Commissione Europea

Milano, 16 gennaio 2015 - "Sono molto lieto di porgere il saluto a nome di tutte le imprese associate di Assolombarda al vice presidente della Commissione Europea Katainen. Le deleghe che le sono assegnate - l'occupazione, la crescita, gli investimenti e la competitività - sono per noi la priorità e il fondamento stesso dell’Unione Europea. Grazie dunque di aver accettato di esser con noi oggi, per un franco scambio di opinioni intorno ai dossier più importanti sui quali riorientare verso la crescita l’economia, e così combattere anche con numeri concreti il malessere e la sfiducia verso il progetto europeo che si manifestano in Italia, come in molti paesi dell’Unione.

Siamo consapevoli che in questo 2015 si concentrano molti fattori nuovi di rischio. Molte elezioni politiche sono previste a breve, con risultati aperti a sviluppi che potrebbero essere critici per il successo e la stabilità europee, a cominciare da quelle in Grecia tra 2 settimane a quelle britanniche in primavera.

Il gravissimo attentato a Parigi ha rilanciato potentemente una minaccia all’Europa che non è solo esterna, rappresentata dal fondamentalismo e dal jihadismo, ma che è anche interna, perché scuote le fondamenta dell’integrazione pacifica e democratica in ciascuno dei nostri paesi, tra culture, religioni e sensibilità diverse. Ma che deve vivere in un comune disegno di valori condivisi. A cominciare dalla libertà.

Restano irrisolte gravi crisi internazionali ai confini europei, con effetti economici molto pesanti per le nostre economie, a cominciare da quella russo-ucraina, continuando con quella libica e con l’emergenza profughi che ha visto impennare gli sbarchi sulle coste italiane.

Ma vi sono anche molte nuove opportunità, a cominciare dalle decisioni attese tra pochi giorni da parte della BCE. Il fantasma della deflazione è ormai tra noi, e va dissipato poiché rappresenta l’opposto di un’efficace politica monetaria volta anche a rendere meglio sostenibile il rientro di eccessivi debiti pubblici senza penalizzare ulteriormente l’economia reale.

Prima di tutto vorrei però presentarle Assolombarda."

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