Il rapporto tra fisco e contribuenti alla luce dei recenti sviluppi normativi

Milano, 19 gennaio 2015 – “Il nostro Paese ha due ordini di problemi in tema tributario: un fisco pesante in termini di importi (la pressione fiscale ‘effettiva’, cioè calcolata sul PIL emerso al netto della stima inglobata nel PIL ufficiale dell’economia sommersa era nel 2013 del 48,9% rispetto al 43,3% ‘ufficiale’) e un fisco incerto”.

“Non potremo far scendere le imposte, e quindi superare il primo problema, finché non ridurremo la spesa corrente che nel 2014 è salita a 763 miliardi di euro, rispetto ai 756 del 2013 e i 725 del 2012”.

“Sull’incertezza del fisco italiano, possiamo, invece, intervenire da subito. Lodevole, in questo senso, l’attuazione della legge delega che meglio definisce il perimetro dell’abuso di diritto, sin qui applicato discrezionalmente alle imprese come espressione di una giustizia tributaria eminentemente interpretativa”.

“Su questo fronte ci siamo impegnati, come Assolombarda, in una serie di progetti volti a ricercare un rapporto di piena e leale collaborazione con l’apparato fiscale”.

“Apprezziamo quindi le linee guida della delega fiscale condivisa dal governo, volte a fissare i presupposti di una vera certezza del diritto tributario, improntando a lealtà e trasparenza il rapporto fra amministrazione pubblica e imprese, e consentendo anche una collaborazione ex ante realmente efficace.”

“Apprezziamo, inoltre, l’abolizione dell’IRAP sul costo del lavoro 2015, ma non dobbiamo dimenticare che nel breve essa è coperta con l’intervento retroattivo sull’IRAP 2014 e, nel medio, con i forti aumenti di imposta sul risparmio previdenziale. Resta tuttavia un passo fondamentale per il totale superamento di un’imposta il cui effetto distorsivo sulla crescita è stato più volte da noi denunciato”.

“Voglio, infine, sottolineare il nostro pieno impegno per ogni forma di collaborazione e confronto fra imprese e amministrazione fiscale per individuare e risolvere insieme problemi concreti”.

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