Enginoli: “Nel 2016 le piccole imprese crescono in linea con le medie e le grandi. Internazionalizzazione e innovazione, la chiave per ridurre il gap rispetto al 2008”
Osservitalia, presentato in Assolombarda il "Rapporto Cerved PMI 2017"
Milano, 10 novembre 2017 – “Il nostro territorio è un ecosistema unico, nel quale le numerosissime piccole e medie imprese sono perfettamente integrate con il tessuto delle grandi e delle multinazionali estere. Nell’area di Milano, Monza e Brianza e Lodi si contano 415mila PMI che costituiscono il 99,9% delle unità locali del territorio e danno lavoro a 1,4 milioni di persone, cioè l’83% del totale degli addetti dell’intera area” ha dichiarato Alessandro Enginoli, Presidente Piccola Industria di Assolombarda nel corso di “Osservitalia”, tenutosi questa mattina presso la sede di Assolombarda.
L’appuntamento annuale di Cerved, dedicato all’analisi delle PMI italiane e quest’anno realizzato in collaborazione con Assolombarda, è stato l’occasione per presentare il “Rapporto Cerved PMI 2017”, approfondita analisi sullo stato di salute economico-finanziaria delle PMI.
“Guardando alla produzione manifatturiera le medie imprese sono sostanzialmente vicine al livello pre crisi (-3,3%), mentre le piccole sono ancora molto distanti (-14,3%) – ha proseguito Enginoli –. Tuttavia per la prima volta il 2016 ha registrato una crescita diffusa della produzione manifatturiera tra tutte le classi dimensionali: +1,2% per le piccole, +1,4% per le medie e le grandi imprese. Un fattore su cui agire per il recupero delle piccole è sicuramente il credito, che finora è stato un freno allo sviluppo delle aziende. I dati della Banca d’Italia evidenziano, infatti, che sono saliti i prestiti alle aziende medie e grandi (+1,9% a dicembre 2016) mentre quelli alle piccole hanno continuato a contrarsi (-2,9%). Occorre poi continuare a investire su internazionalizzazione e innovazione, che oggi rappresentano le principali leve di sviluppo e competitività delle PMI. Basti pensare che già oggi le piccole e medie imprese lombarde esportano una quota del 40-50% del loro fatturato totale, che non è distante dal 54% delle grandi imprese”.
Azioni sul documento