Dichiarazione di Gianfelice Rocca a margine del convegno sul Governo delle Città Metropolitane Dichiarazione

Dichiarazione di Gianfelice Rocca a margine del convegno sul Governo delle Città Metropolitane

Città metropolitana e sviluppo delle infrastrutture. Sono i temi portanti del convegno “Il Governo delle Città Metropolitane per la competitività del territorio”, che ha aperto l’edizione 2015 della Mobility Conference, organizzata da Assolombarda e Camera di Commercio di Milano

Milano, 9 febbraio 2015 - “Tutti insieme, politica e imprese, indichiamo una serie ristretta di opere prioritarie per la Città metropolitana di Milano: il completamento dell’autostrada Torino-Milano e della Pedemontana Lombarda, il potenziamento delle direttrici ferroviarie a nord di Milano di connessione a Malpensa e ai valichi alpini, il potenziamento del trasporto pubblico locale e delle Metropolitane milanesi”, così ha dichiarato il presidente di Assolombarda, Gianfelice Rocca, aprendo i lavori della dodicesima  Mobility Conference.

“Per questo – ha detto Rocca - dobbiamo prendere estremamente sul serio l’opportunità offerta dall’attuazione delle Città Metropolitane. La mobilità va incardinata al centro del Piano Strategico della nuova Città Metropolitana, come un fattore abilitante prioritario. Vogliamo elaborare insieme con chi amministrerà un set di indicatori da migliorare costantemente. La mobilità intelligente è la chiave di volta per programmare il futuro della connettività della Grande Milano”.

“La velocità media urbana di superficie dei mezzi pubblici – ha detto Rocca - è di 19 km/h a Milano, 25 a Lione, 27 a Monaco, 30 a Barcellona. La dotazione di metro e ferrovie suburbane è di 68 km per milione di abitanti a Milano, di 182 km a Monaco. Registriamo un +27% di incremento del tempo di viaggio su strade e autostrade tra le ore di punta e le ore “normali” nell’area milanese. Per risolvere questi problemi, dobbiamo fare della mobilità intelligente un pilastro del Piano Strategico della nostra Città metropolitana. In un solo anno Milano è salita ai vertici delle graduatorie europee, con 200.000 iscritti al car sharing, il 90% del totale italiano, e 2.000 auto. Il bike sharing nel 2014 ha registrato nelle 202 stazioni cittadine 2.421.802 utilizzi totali”.

“Uno dei principali moltiplicatori di competitività globale di una grande area metropolitana – ha proseguito Rocca - è la connettività aerea intercontinentale. Milano ha molto da recuperare. Fatto 100 il valore di connettività aerea intercontinentale registrato da Londra, Milano si attesta a 24 contro 46 di Monaco e 93 di Francoforte. Rispetto al livello di accessibilità di un aeroporto verso gli altri scali, Malpensa si posiziona solo al 28° posto a livello mondiale. Per la Grande Milano il ragionamento deve essere fatto sull’insieme dei tre scali che la servono direttamente: Malpensa, Linate e Orio al Serio. Alitalia-Etihad è stato un accordo positivo, ma l’hub vero e proprio della compagnia è e sarà solo Fiumicino, che nei piani della compagnia vedrà entro il 2018 salire da 87 a 113 le frequenze settimanali verso il mercato intercontinentale. Anche Malpensa vedrà un aumento, ma la crescita sarà limitata da 11 a 25. Per far salire la connettività area intercontinentale della Grande Milano da 24 a 46 di Monaco, Alitalia-Etihad non basta affatto”.

Per questo fine, Rocca ha avanzato tre proposte.

“Primo: va assolutamente evitata ogni tentazione di limitare Linate. Tutte le destinazioni europee vanno consentite senza limitazione di voli giornalieri. Basta con l’illusione che limitare Linate serva a reggere meglio Malpensa, come se il traffico si spostasse per vasi comunicanti e non per costi-opportunità”.

“Secondo: Malpensa ha bisogno del maggior numero possibile di accordi bilaterali. Le attuali norme europee e internazionali purtroppo sono vincolanti, ma se necessario devono essere rese più flessibili. Vanno moltiplicati accordi come quello recentissimo con la Cina, che prevede sin da quest’anno la possibilità di incrementare voli e città servite di entrambi i Paesi”.

“Terzo: diamo una regia agli scali lombardi, apriamo al mercato l’azionariato SEA. Razionalizzazione delle destinazioni e dell’attrattività verso le compagnie estere, specializzazione del traffico servito per segmenti e valore aggiunto di servizi offerti, remuneratività degli investimenti necessari, priorità delle connessioni rispetto agli assi autostradali e ferroviari si realizzano meglio attraverso compagini societarie coordinate nella gestione degli scali. Per risolvere questo problema, è tempo di avviare la privatizzazione di SEA. Investitori istituzionali di settore potrebbero accompagnare e affiancare il potenziamento della presenza di alcune grandi compagnie europee. Ed estendere a Orio al Serio un forte coordinamento delle specializzazioni di traffico con Linate e Malpensa”.

Infine Rocca ha sottolineato il contributo di Assolombarda a EXPO2015, e rilanciato il progetto NEXPO per l’utilizzo dell’area nel post-evento. “Con il progetto E015 – ha detto Rocca - Assolombarda ha dato un grande contributo non solo per la gestione della mobilità e della ricettività durante EXPO. È un modo per promuovere e rendere fruibile un insieme di servizi, dai trasporti, all’ospitalità, all’intrattenimento. E’ un nuovo standard. Per questo E015 deve essere un’eredità permanente di EXPO. Allo stesso modo, nel dopo EXPO, abbiamo un’idea chiara su cosa si dovrebbe fare dell’area su cui avverrà l’evento, divenuta la piattaforma logistica infrastrutturata più avanzata d’Italia”.
“Il progetto NEXPO di Assolombarda – ha proseguito Rocca - propone in quell’area la creazione di un nuovo polo dell’innovazione e della scienza, un laboratorio di idee e tecnologie all’avanguardia, un centro di attrazione internazionale di investimenti, talenti e imprese. Basato e realizzato attraverso una partnership pubblico-privata. Il nostro progetto è del tutto compatibile con l’idea lanciata dalla Università Statale di Milano, di trasferire all’interno dell’area una parte del proprio campus. E’ compatibile inoltre con la giusta esigenza di mantenere “verde” un’elevata parte dell’area. E’ integrabile anche con la proposta di destinare una parte dell’area a esigenze di impianti wellness a finalità collettiva.”

“Perché questo possa avvenire – ha concluso Rocca - occorre però scegliere e decidere al più presto. La scelta di fondo della destinazione dell’area va sin d’ora assunta dalla politica, insieme alle imprese e alle Università di Milano. Non pregiudichiamo una grande occasione sprecando tempo e risorse che oggi attendono da un decisore illuminato di essere messi meglio a frutto per tutti”.

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