Dichiarazione di Gianfelice Rocca in occasione dell'incontro 'Smart Cities, tecnologie e sostenibilità, la sfida di Expo' Dichiarazione

Dichiarazione di Gianfelice Rocca in occasione dell'incontro 'Smart Cities, tecnologie e sostenibilità, la sfida di Expo'

'Accelerare la trasformazione della Grande Milano in Smart City significa sfruttarne a pieno le infinite potenzialità e questa trasformazione è indubbiamente una straordinaria opportunità per il mondo dell’impresa. Expo 2015 rappresenta l’acceleratore naturale di questa trasformazione digitale'

Milano, 23 ottobre 2014 - Expo 2015 è la leva straordinaria per radicare a Milano, che proprio in queste settimane è chiamata ad affrontare la sfida istituzionale e amministrativa della trasformazione della sua governance in Città metropolitana, la rivoluzione delle Smart City.

La Grande Milano parte da incontestabili punti di forza. E’ al centro di un’area supermetropolitana con 8.5 milioni di persone nel raggio di 60 km. Un’area in cui si addensa il 25% del valore aggiunto industriale italiano e il 25% dell’export totale del paese. E’ sede del 40% delle multinazionali presenti nel Paese, fonte del 10% del PIL italiano. Conta otto università con 45 facoltà universitarie, 285 centri di ricerca da cui proviene il 24% dei brevetti italiani.

Partendo da questa realtà, accelerare la trasformazione della Grande Milano in Smart City significa sfruttarne a pieno le infinite potenzialità dotandola del cervello e delle reti neurali tecnologiche che le consentano di puntare sull’efficienza energetica; di regolare i suoi indici di congestione nella mobilità e di accrescere la sua interconnessione globale; di ripensare i suoi criteri urbani per realizzare housing sociale, siti produttivi, hub della conoscenza e del capitale umano; e infine per potenziare l’efficienza del suo impatto sulle attività economiche, dalla connettività digitale alla fiscalità locale, alla regolazione su imprese e commercio.

Expo 2015 rappresenta l’acceleratore naturale di questa trasformazione digitale. Nell’era dell’esplosione dei social media, dei big data, dei servizi in mobilità Expo, con i suoi servizi integrati ad alta tecnologia, le infrastrutture sostenibili e a basso impatto ambientale, l’attenzione all’efficienza energetica, ha tutte le carte in regola per diventare un innovation live lab senza precedenti. E questa trasformazione è indubbiamente una straordinaria opportunità per il mondo dell’impresa. Non solo per le imprese tecnologiche, ma anche per i settori più maturi dove importanti dosi di innovazione possono far aprire nuovi mercati, migliorare i processi produttivi e portare innovazione di prodotto.

Ma l’obiettivo è più ampio. Noi stiamo già guardando al dopo Expo. Il Digital Ecosystem per Expo Milano 2015, nato da una collaborazione con il sistema imprenditoriale rappresentato da Confindustria, Camera di Commercio di Milano, Confcommercio, Assolombarda e Unione del Commercio con il coordinamento tecnico-scientifico del Politecnico di Milano e la partnership di Accenture, è un ambiente digitale integrato che consentirà anche in futuro di far parlare tra loro i sistemi informatici di attori pubblici e privati che operano sul territorio in molteplici settori: trasporti, accoglienza, turismo, cultura, spettacolo, offerta formativa, terzo settore.

Per fare di Expo un vero successo quel che serve oggi è, però, un cambiamento culturale.

Solo se regolatori pubblici e operatori privati, grandi imprese e intermediari finanziari, piccole imprese manifatturiere e dei servizi, mondo della cultura, della scuola e dell’università, e l’estesissima sussidiarietà di cui da sempre è ricca l’esperienza ambrosiana, solo se tutti continueranno nel tempo a praticare e a estendere le nuove modalità interattive di offerta e domanda reciproca, solo a questa condizione l’eredità per la Grande Milano di Expo 2015 sarà permanente. E rappresenterà un moltiplicatore duraturo di crescita e un modello per l’intera Italia.

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