La chimica a Milano e in Lombardia: un'eccellenza del manifatturiero italiano Comunicato stampa

La chimica a Milano e in Lombardia: un'eccellenza del manifatturiero italiano

Previsto con Regione Lombardia un progetto pilota sulla semplificazione specifico per il settore chimico

Milano, 2 ottobre 2014 – Si è tenuta oggi a Milano la terza tappa della campagna di sensibilizzazione “La chiMIca MI piace” promossa dal Gruppo Chimici di Assolombarda, in collaborazione con Federchimica, per far conoscere all’opinione pubblica la rilevanza che l’industria chimica e farmaceutica riveste a livello locale e nazionale, specialmente in un’ottica di sviluppo sostenibile.

Durante l’incontro, che è stato un’occasione di confronto tra imprese, consumatori e istituzioni locali, sono stati presentati i dati del Rapporto “Perché la chimica?” che offre una dettagliata analisi del settore chimico-farmaceutico con un particolare focus su Milano e la Lombardia.

Dall’analisi emerge che il settore chimico in Italia conta oltre 2.800 imprese con una produzione pari a 52,2 miliardi di euro e 108 mila addetti. Includendo anche la farmaceutica, il valore della produzione supera gli 81 miliardi di euro e l’occupazione raggiunge i 169 mila addetti.

All’interno del panorama nazionale l’industria chimica e farmaceutica lombarda riveste un ruolo di primo piano: con oltre 1.300 unità locali, e 69 mila addetti (di cui 45 mila nella sola chimica) rappresenta, infatti, oltre il 40% di tutta l’occupazione del settore in Italia, una quota decisamente più rilevante che per il totale manifatturiero (24%). La provincia di Milano pesa da sola circa la metà della regione, con più di 600 unità locali e 32 mila addetti, e un conseguente peso di tutto rispetto sul totale nazionale (quasi il 20% sull’occupazione, 15% sul numero di unità locali). Considerando anche i posti di lavoro creati indirettamente attraverso i suoi acquisti e investimenti, si stima che la chimica e farmaceutica attivi sul territorio circa 195 mila posti di lavoro di elevata qualità. Spiccata anche la vocazione internazionale (+14% l’export nel 2013 rispetto al 2007, il doppio della media manifatturiera), con l’area milanese che si distingue in particolare per una maggiore esposizione relativa verso i mercati extra-UE (56,4% sul totale export chimico provinciale), in forte crescita e più dinamici rispetto ai tradizionali partner commerciali italiani.

“In Lombardia l’industria chimica rappresenta un’assoluta eccellenza non solo a livello italiano, ma anche nel contesto europeo - ha dichiarato Riccardo Bellato, Presidente del Gruppo Chimici di Assolombarda - La Lombardia è, infatti, la seconda regione chimica europea per numero di addetti, dietro soltanto a un territorio avanzato come la Renania-Vestfalia e addirittura la prima per numero di imprese (Fig. 1). Questa vocazione chimica deriva dalla presenza di un network virtuoso, fatto di imprese chimiche e clienti industriali, università e centri di ricerca, imprese di impiantistica e servizi avanzati, che va valorizzato e potenziato.”

“Occorre puntare - ha aggiunto Bellato - a un miglioramento del contesto normativo e alla promozione, da parte della Pubblica amministrazione, di un approccio nell’applicazione delle norme volto a facilitare lo sviluppo delle imprese nel pieno rispetto dell’ambiente, della salute e della sicurezza. Inoltre, bisogna agire per accelerare i tempi di rilascio effettivi delle autorizzazioni, come l’Autorizzazione Integrata Ambientale (Fig.2), che oggi presentano differenze abissali rispetto ai competitor stranieri e penalizzano l’operatività delle imprese. Sul tema della semplificazione – ha concluso Bellato - attiveremo presto con Regione Lombardia un progetto pilota specificamente dedicato alle aziende chimiche”.

“Milano e la Lombardia sono il cuore pulsante della chimica in Italia – ha sottolineato Paolo Lamberti, Vicepresidente di Federchimica - Purtroppo, le politiche per lo sviluppo sostenibile vedono in Italia spesso operare le Istituzioni locali ancora a troppi livelli, con il rischio di conflitti, ritardi e incertezze. Per questo motivo la nostra Regione deve essere all'avanguardia anche nelle politiche sulla sostenibilità, dando cioè l'esempio che si può fare, si deve fare, una politica che tenga conto nella stessa misura di aspetti economici, sociali e ambientali”.

“I numeri dimostrano che la chimica è un settore su cui puntare, una ricchezza per il nostro territorio e per il Paese - ha dichiarato Alessandro Spada, Consigliere incaricato Assolombarda per lo Sviluppo del Manifatturiero e Internazionalizzazione - Innovazione, ricerca e sostenibilità sono caratteristiche di un settore fondamentale anche per lo sviluppo del manifatturiero, tema al quale Assolombarda dedica particolare attenzione nell’ambito del Piano strategico ‘Far volare Milano’”.

 

Fig. 1
Principali regioni chimiche Europee

Fonte: Eurostat, 2011; per le regioni della Francia INSEE, 2011

Fig.2

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